LA PERFEZIONE!
Per me è sopravvalutata. Ma incredibilmente ambita...
Pensateci...
Viviamo, lavoriamo, agiamo con l'idea che la
perfezione possa essere il viatico ideale per ottenere attenzione,
comprensione, AMORE!
La perfezione è l'illusione che abbiamo imparato fin da quando, bambini, appendevano ad essere degni dell'amore di mamma e papà, facendo a cazzotti con un senso di inadeguatezza e una dignità tutta da guadagnare.
Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto.
Ci siamo proclamati ribelli o i figli perfetti.
Abbiamo seguito e inseguito quella perfezione di ruolo con alacrità.
Ci siamo impegnati, profusi, fusi, confusi, arrabbiati, esaltati in nome di quella perfezione. In nome di quella performance che avrebbe fatto la differenza.
E poi un giorno, si un cavolo di giorno.. Ci siamo trovati!
Fermi, immobili. Di fronte a quella perfezione. Inermi, assorti, presenti. Incapaci di ripeterla. Con il dubbio che quella perfezione NON sarebbbe mai stata ripetibile. Che in NOME della PERFEZIONE ci siamo circondati di silenzio, di dinieghi di opportunità. Di rinunce.
E' uno schiaffo quella perfezione che risveglia. Perchè un giorno, un bel giorno...si, ci siamo trovati. Anzi, dovrei dire RI-trovati!
A guardare oltre quella corazza chiamata perfezione.Nostra soprattutto.
E ci siamo resi conto che lì, dietro quella parvenza, eravamo
rimasti bambini (e caspita che fatica mantenerla!).
Bambini e insieme adulti. Adulti che non avevamo ottenuto tutto esattamente come lo
volevamo...
Soprattutto quella cosa lì, quella che tutti chiamano AMORE!
AMORE SI, quella.
E arriva sempre, poi quel giorno che impari a togliertela di dosso, quella perfezione.
Te la scrolli.
La ringrazi...
La prendi a schiaffi..
Ci litighi (e certo lei non ama essere mollata) ed ecco qui.
Resti tu! (anche se non ti piace, in principio)....resti TU!
Degno di essere amato, degno di meritare, degno di essere felice.
Perché?
Semplice! Perché ESISTI!
"Lasciati Ispirare e rivela il capolavoro che sei" Le persone hanno in sè tutto ciò che serve per essere FELICI. Numero verde gratuito 800.960214
lunedì 15 settembre 2014
mercoledì 3 settembre 2014
E SE LUI/LEI RITORNA? EX SI O EX NO? di Daniela Marrocco Coach (Bari)
Tornare con l’ex si o no?
Quando penso a questa domanda da love coach mi vengono in mente
moltissime domande aggiuntive, più che risposte.
Nella mia esperienza ho incontrato diverse persone che si sono trovate
a riprendere in considerazione la “candidatura” più o meno spontanea dell’ex
partner.
Certo, dare una risposta a questa domanda è del tutto personale, ma in
questo articolo voglio darvi qualche spunto per aiutarvi a valutare se è il
caso di riaprire il “discorso relazionale” con il vostro ex partner oppure no.
Due presupposti: 1) il vostro ex vi piaccia ancora e molto; 2) i sentimenti esistono ancora.
Due presupposti: 1) il vostro ex vi piaccia ancora e molto; 2) i sentimenti esistono ancora.
Se invece siete della scuola “le minestre riscaldate non vanno mai bene” a prescindere da qualsiasi considerazione,
allora questi interrogativi non fanno per voi. Avete già la vostra risposta.
PRIMO ELEMENTO DA VALUTARE: IL
TEMPO
Chiedetevi prima di tutto: quanto tempo è passato?
Ci sono persone che si ricongiungono molto tempo dopo la rottura.
Intendo, davvero molto tempo dopo. Ad esempio, lui era il fidanzatino
del liceo e lo rincontrate a 30 anni. State certi che non è la stessa persona.
Quanto meno qualcosa sarà pur cambiato: è fisiologico.
In questo caso, prendete in considerazione un dato fondamentale.
Il tempo (un certo tempo) include un percorso di vita. E la vita sorprende e modifica le persone…
Ok, forse alcuni tratti rimangono inalterati, ma siatene certi.
NON SIETE PIU’ GLI STESSI DEL
LICEO. Fatevene una ragione.
SECONDO ELEMENTO DA VALUTARE: le
cause della rottura
Chi ha lasciato chi?
Elemento fondamentale, perché nel caso siate stati lasciati, avete una
responsabilità verso voi stessi. Chiedervi se la persona con cui volete
riprendere il rapporto è davvero lei, o se continuate ad idealizzare quello che
sarebbe potuto essere ma non è stato.
Se la causa della rottura poi è
un tradimento e il tempo trascorso non è stato sufficiente a maturare
positivamente l’esperienza, beh, in questo caso valutate davvero molto attentamente.
In un rapporto interrotto a causa di un tradimento saranno diverse le
variabili da considerare.
In primis: stima e fiducia.
Tradotto: le fondamenta del rapporto.
Se il c.d. perdono non si è ben incastonato nel vostro pensiero e nel
vostro cuore (o cervello emozionale) è
probabile che l’esito della prova n.2 sia lo stesso del precedente.
TERZO ELEMENTO DA VALUTARE: DOPO
UNA ROTTURA NON SIETE PIU’ GLI STESSI
Probabilmente lo avrete già dedotto dal primo e secondo elemento, perché
il tempo e il rapporto precedente alla rottura sono fonti di cambiamento, che
ne siamo consapevoli o meno.
Le esperienze di rottura, soprattutto se subite piuttosto che
volontariamente determinate, rappresentano una vera e propria modifica del
pensiero, della percezione, del sentire.
In una parola: cambiano le persone dal profondo.
Talvolta neanche loro si
accorgono di essere cambiate.
Il pericolo è rappresentato
proprio dalle vecchie dinamiche – così profondamente familiari - e dall’idea che ciò che è stato possa essere
cancellato.
Ma nulla va perso nella nostra mente inconscia, perciò ricordate:
siete due persone diverse.
Sarà importante ri-presentarvi
con il bagaglio di esperienze e di vita che nel frattempo avete vissuto.
(badate bene, non sto dicendo che sia necessario dire tutto ciò che
avete fatto nel tempo di separazione.
E’ sufficiente che siate
consapevoli che c’è stato, è trascorso e che vi ha modificato la percezione).
In pratica, dovete RI-CONOSCERE
il vostro futuro (non più vecchio) partner.
QUARTO ELEMENTO: SCEGLIETE DA SOLI
Ascoltate pure le esperienze degli amici, dei parenti, della cugina dell'amica del cognato, del vostro cane e del gatto della vostra vicina di casa al mare.
Poi, però, ponetevi la domanda da soli.
Potete anche sperare di chiedere giustizia ad una moneta da lanciare per svelare il destino...
Saprete cosa vorrete nel momento stesso in cui, affidando a testa o croce un risultato, vi troverete a sperare che la moneta lanciata vi riveli ciò che profondamente sperate. Nel caso in cui ve ne rendiate conto, ripetete i passaggi 1, 2, 3 ed eliminate questo.
Come dire, le minestre riscaldate
possono anche non andar bene, ma certi tipi di pasta al forno, riscaldati e
insaporiti con spezie e una noce di burro, sanno fare la differenza e possono
essere ancor più gustose.
Il segreto è nell’onestà, nella
verità e nella cura.
E nella consapevolezza che volersi bene è un modo per
volere bene.
A questo punto, a voi la scelta.
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