OBIETTIVO SOPRAVVIVENZA!
MA SOPRATTUTTO OBIETTIVI.
Diciamolo pure.
In tempo di crisi diventiamo sordi. Sordi ad un paio di cose almeno.
Due parole. Fiducia! Opportunità!
Due semplici parole che decretano spesso il nostro umore, la nostra attitudine a fare, investire, credere.
Che siate persone o sistemi o famiglie o aziende, questo post parla di voi. Di noi. Di te.
Perchè, in tempo di crisi, la vera CRISI è NON SAPERE COSA CI ASPETTA e non avere prospettiva.
Ma diciamolo. Quando è che l'abbiamo veramente? Siamo così certi di avere CERTEZZE quando tutto scorre normalmente e non siamo in crisi?
Il fatto è che, come nelle relazioni, la crisi nasce piano.
Come quelle carie silenti negli interstizi dei molari, che attraversano piano lo smalto e lo mettono a dura prova. Fino a farsi sentire quando occorre solo una "riparazione", quando è possibile una riparazione.
Lungi da me trattenervi ora con un trattato di ortodonzia o di una meno interessante lezione sull'igiene dentale.
E' un altro l'INVITO che voglio farvi.
L'IGIENE SENSORIALE E ATTITUDINALE.
Sapete, non c'è niente che ci faccia più paura che avere paura.
Ma spesso non ci rendiamo conto di quanto in effetti qualcosa possiamo ancora fare.
La paura fa parte di noi, atavicamente.
E' un'amica che conosciamo da bambini, e le nostre cellule anche prima.
Quando il mondo intorno si impegna nella campagna della sensisbilizzazione alla PAURA, ecco che rimaniamo a fare ciò che sappiamo fare: niente, scappare, contrattaccare.
E se ci fosse ancora una possibilità? Se ci fosse nel nostro cervello il modo per ricreare un ambiente in cui far rinascere e dare posto alle due parole: fiducia e opportunità?
E se non fossero solo parole, ma persino atteggiamento, in grado di farci venire mente una IDEA.
Quella sacrosanta IDEA che ci permette di raggiungere un nuovo OBIETTIVO.
Perchè di questo si tratta. Di sapere cosa vogliamo e dove e come lo vogliamo.
Quando il mondo si impegna per farci "paura", ci dimentichiamo una cosa importante: se sentiamo la paura siamo vivi. E se siamo vivi siamo ancora in grado di fare qualcosa. E se siamo vivi, e siamo ancora in grado di fare qualcosa, sappiamo anche come fare a trovare quel qualcosa.
Va bene, avete ragione, il sillogismo è semplicistico e non tutto è così semplice.
E se invece fosse semplice?
Badate, SEMPLICE non vuol dire SENZA LAVORO. Perchè è questo il punto.
E' necessario fare un LAVORO su di voi, noi.
Volete sperimentarlo subito?
PENSATE AD UN MOMENTO IN CUI ERAVATE FELICI, FELICI DAVVERO.
Pensateci guardando soltanto e sentendo quel momento. Lasciate da parte le malinconie ora.
Concentrate la vostra attenzione su ciò che facevate in quel momento. VOI.
BENE. So che siete in grado di farlo.
E magari vi siete già resi conto che qualcosa dentro è camabiato.
Magari, è cambiato anche il modo in cui siete seduti mentre leggete.
Ecco. Ora seguite questi passi semplici:
1) scrivete su un foglio la sensazione che avete sentito quando ricordavate un momento felice di voi;
2) pensate a qualcosa che volete e fate in modo di "aggiustare" l'immagine di ciò che volete in modo che la sensazione che ricevete dentro sia simile a quella provata nel ricordo sperimentato precedentemente. Aggiustate l'immagine come vi piace: colori, suoni, persone, luoghi. Come vi piace.
3) Osservate attentamente e valutate, scrivendo su un foglio: quanto di voi c'è in quell'immagine? Cosa potete fare voi per raggiungere quell'obiettivo? Cosa avete a disposizione e cosa vi servirebbe? - scrivete ogni cosa.
4) Immaginate di poterlo avere in quel momento e verificate che la sensazione non sia molto diversa da quella del bel ricordo di felicità.
Bene. A questo punto vi renderete conto di due cose.
Fiducia: comincia a circolare quando interrompete l'attenzione su ciò che non va e vi concentrate sulla REALTA'di ciò che avete a disposizione. Prima di tutto VOI STESSI.
Opportunità: la possibilità che vi siete dati di pensare che VOLETE ANCORA QUALCOSA, che DESIDERATE ANCORA DEGLI OBIETTIVI. Non importa quanto grandi essi siano.
Sapere di DESIDERARE e cominciare a pensare come avere ciò che desideriamo è il PRIMO PASSO per aprire la porta dell'opportunità.
Per il resto, potrete sperimentare la sopresa della vita, o il prossimo post.
O la prossima opportunità.
Non si sa mai cosa ci si aspetta, quando si aspetta.
Di certo non è mai come lo immaginiamo. Qualche volta, molto meglio.
Daniela.
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