Pubblicato su CorrieredellePuglie.com | Ottobre 2013
Il futuro. Una parola così impegnata a spiegarsi negli ultimi tempi, tra lavoro, aspettative, attività, programmi, progetti. Futuro vuol dire tanto. E’ una delle parole cardine delle campagne elettorali, dei programmi politici. Insomma FUTURO è una di quelle parole CHIAVE che accendono i riflettori delle nostre emozioni. La sua etimologia spiega ancora meglio la “magia” e il “mistero” di questa parola. Futuro viene da fuo (latino), che è participio futuro (tempo non esistente nella lingua italiana, ma solo in latino) del verbo essere, cioè di SUM che vuol dire “io sono”. Letteralmente fuo vuol dire “che sarà“, che è da essere. La sua radice spiega da sè una forza proiettiva, insita nell’evoluzione del presente “io sono”. In qualche modo il seme del nostro futuro è già contenuto nel nostro TEMPO PRESENTE. Ma come specificato non esiste più, nel nostro tempo, la radice primaria di quel participio futuro: “ciò che è da essere”.
Le parole esercitano sempre il loro fascino e la parola futuro è una di quelle. Perchè non è solo una parola. E’ il suo significato, ciò che è nascosto nella sua proiezione a caricare di fascino la sua pronuncia.
Ed è su questo che voglio portare la vostra attenzione.
Nella nostra natura siamo liberi di agire, pensare, decidere e scegliere, ma certamente non siamo liberi dalle conseguenze (anche positive) della nostre scelte. Fin qui nessun problema. Il punto è che spessissimo quella particolare parola da noi usata, come FUTURO ad esempio, contiene in sè molto di più di quanto siamo disposti a guardare.
Nella parola futuro riusciamo ad accogliere aggettivi e qualità buone e meno buone. Ma soprattutto aspettative, convinzioni e paure.
Mentre siamo liberi, al tempo stesso il futuro che si è svelato giorno dopo giorno ci ha arricchito di esperienze che hanno costruito nella nostra mente e nelle nostre scelte una serie di sentieri e percorsi – talvolta profondamente inconsapevoli – che ci hanno influenzato nel disegno del nostro futuro.
COME RICONOSCERE QUESTI SENTIERI?
I sentieri tracciati dalle esperienze passate rappresentano gli insegnamenti. Quelli positivi sono certamente importanti e vanno preservati. Si manifestano tramite convinzioni positive, quali ad esempio: “sono capace”, “sono certo che qualsiasi cosa io scelga sarà la migliore”, “il risultato che otterrò sarà positivo”, “sono meritevole”, e così via discorrendo.
Le persone che hanno in sè preservato questo tipo di mentalità riescono ad ottenere risultati migliori sotto tutti i punti di vista, perchè spinti da una grande motivazione al vivere l’esperienza, dato che riescono a coglierne i lati positivi, a prescindere dal risultato raggiunto.
Il problema nasce quando i SENTIERI, ovvero le CONVINZIONI tratte dalle esperienze del passato, consegnano alla mente insegnamenti non propriamente positivi, ma fortemente limitanti. Ad esempio: “non mi fiderò più di nessuno”; “non sarò mai più capace”; “qualsiasi cosa faccia sarà inutile”, e così via.
Nella nostra mente ogni CONVINZIONE traccia un autentico percorso comportamentale, che influenzerà le scelte e persino il corpo stesso nell’interazione con il mondo e le persone.
Di conseguenza i risultati che otterremo mantenendo questo tipo di atteggiamento mentale porteranno alla conferma della “delusione”. A quel punto il solco del sentiero non farà altro che tracciarsi più profondamente delineando sempre più nitidamente il futuro in quella direzione.
E confermarsi ancora e ancora e ancora. Nel bene e nel male, amiamo trovare conferme per avere RAGIONE!!!!
COME E’ POSSIBILE MODIFICARE I SENTIERI/CONVINZIONI ATTRAVERSO LE PAROLE?
Uno dei metodi utilizzati per convertire le convinzioni limitanti in potenzianti è MODIFICARE (e soprattutto allenarsi a farlo) il proprio modo di esprimersi.
Ecco qui qualche esempio di trasformazione:
SONO STANCO MORTO –> PROVO STANCHEZZA (essere e provare sono certamente due verbi differenti che “programmano” in modo diverso la nostra mente e di conseguenza il corpo.)
LA VITA E’ UNA LOTTA –> LA VITA è UNA CONQUISTA
NON VA TANTO MALE –> VA SEMPRE MEGLIO
MI SEMBRA DI NON ANDARE MAI AVANTI –> STO STUDIANDO IL MODO PER FARE UN PASSO AVANTI
NON C’E’ MAI NESSUNO CHE MI SOSTENGA –> HO IMPARATO A CONTARE SU ME STESSO
NON MI FIDO PIU’ DI NESSUNO –> STO IMPARANDO A VALUTARE MEGLIO ME E GLI ALTRI
Potremmo andare avanti all’infinito, ma la regola principale è quella di modificare le parole in modo che i concetti siano attivi e “in movimento”. Con un pò di attenzione al modo in cui formulate le frasi chiave che segnano i vostri pensieri in modo positivo, vi accorgerete che le emozioni che le accompagnano e i vostri atteggiamenti vireranno in una direzione più propositiva. Quando la mente intravede il movimento e la POSSIBILITA’ di APPRENDIMENTO, si apre trovando nuove soluzioni. Soluzioni che vi aiuteranno a costruire un FUTURO migliore, più aderente alla vostra visione di vita. E questo insegnamento è valido sia nella vita personale che professionale.
Nessun commento:
Posta un commento