Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.
Antoine de Saint-Exupéry
Siamo così attenti alla tecnica, ai dettagli, ai processi per FARE cose, soldi, case....E va bene. Non dico di no.
Ma nel fare le COSE, i soldi e le case e tutto il resto intorno..magari una famiglia, un lavoro..insomma...mentre ci muoviamo, agiamo, corriamo, rincorriamo, operiamo...in tutto questo verbo di azione che ci impegna, tartassa, movimenta e crea...OGNI TANTO, dico si..ogni tanto...ci vorrebbe un RESPIRO. E una FERMATA.
Non di quelle lunghe..ma una FERMATA E UN RESPIRO.
Per chiedere, ricordare, insegnare a noi stessi (e già che ci siamo anche agli altri di cui ci circondiamo) di SENTIRE DENTRO tutto ciò che accade.
Perchè la rotta non è tanto fuori, quanto dentro.
Mentre fai metti energia. E poi? Che accade se poi la investi in qualcosa che finisci per non amare più?
Cosa succede quando preso dal FARE smetti persino di SOGNARE?
SENTIRE è il preludio di un sogno, l'anticipazione creativa dell'essere, la proiezione di un futuro, la trasfusione di una vitalità che smettiamo di cercare, mentre rincorriamo il da fare.
Ecco, FERMATI E RESPIRA. Certo. SENTI quello che muove il mare.
Fatti accarezzare dal vento, ispira il sale, beati del sole che si cala tra le onde e si trasforma in luna...avventurati nelle scie che vanno oltre l'orizzonte...scopri il VIAGGIO che ti anima dentro..
Poi..con la mente e il respiro, torna indietro.
E fa che quello sia stato così bello, così emozionante, così meraviglioso da dire:
ORA POSSO COSTRUIRE..ORA POSSO FARE..
ORA POSSO CREARE IL MEZZO PER POTERE FINALMENTE VIVERE IL SOGNO.
Da.Ma. Next
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