martedì 29 novembre 2016

LIFE COACHING: SINDROME DI PENELOPE: QUANDO L'ATTESA LOGORA. di Daniela Marrocco Coach Bari

[SINDROME DI PENELOPE: QUANDO L'ATTESA LOGORA]

Sono cresciuta con narrazioni inusuali.
Mi ricordo che stavo ore ferma ad ascoltare la zia preferita a raccontare - e come lo faceva lei davvero nessuno - storie che sembravano mirabolanti avventure.

Io e mia sorella gemella restavamo incantate.
Non c'era niente che non rapisse la nostra attenzione in quell'attento e meticoloso tessere di parole che la zia era in grado di articolare, nemmeno fosse di fronte ad un telaio.



Per ironia delle metafore era proprio di una tela che amava raccontare e affabulare.
Io non sapevo che parlasse di EPICA né di letteratura antica.

Sapevo che c’erano alcuni personaggi: Ulisse, Penelope, sua moglie, e un certo Polifemo. 
Un gigante da un occhio solo che si faceva gabbare da Ulisse.
E lui, Ulisse, NON tornava mai a casa…stava in giro tra sirene, proci e Meduse non propriamente facili da descrivere a due bambine di 4 anni.

Quello che però la zia sottolineava con peculiare attenzione era il fatto che la brava Penelope teneva banco nel regno di Ulisse, suo marito, mantenendo intatta la sua virtù facendo e disfacendo una tela.

Di giorno tesseva e di notte la sfilava. In attesa che Ulisse tornasse.
Che poi Ulisse è tornato.

Perché ti racconto di me bambina?
Beh, in effetti perché mi piace ricordare questi momenti di calore intorno alle parole narrate da una zia che imprimeva amore attraverso la sua mimica facciale. 
Meglio di un film, credimi!
Era – ed è ancora – terribilmente brava ad affascinare con la sua capacità di tessere storie e trame che intrappolano la tua attenzione, fino a farti pendere dalle sue labbra ricamando emozioni su emozioni.
Finchè vuoi la fine dell’epica storia.

Solo molto più tardi ho scoperto della VERA STORIA di Ulisse e Penelope.
Fino ad allora erano la mia Cenerentola e principe azzurro.

Ed eccolo lì, il punto che mi ha risvegliato questa storia.
L’attesa.

Penelope aveva fede, non aspettava soltanto. 
Sapeva che la sua era strategia. Era furba, virtuosa e con due palle così.
Più telaio ovviamente.
Tenere a bada l’attesa del rientro di Ulisse di fronte ai suoi usurpatori era cosa da donna forte.

Solo che dopo di lei, questo concetto dell’attesa deve aver subito una strana metamorfosi.
Perché  si presenta in tanti modi l’attesa.
Nelle stagioni.
Nella gravidanza.
Nella vita personale.
Nella ambizione professionale.
Tutti ad attendere estati, bambini, amori, risultati.

Come forse sai, amo giocare con le parole, e l’ho fatto anche con l’attesa. Lo faccio tutte le volte che me la trovo davanti. 
Come Penelope.

Mi fermo e le chiedo quanto TESA è lei.
Perché sai, se non ci fai caso, te lo scrivo subito. 
Dentro di sé conserva la tensione.
Non è malvagia la tensione, sia chiaro.

Se hai un arco e devi scoccare la freccia, certo che ti serve una CERTA TENSIONE per farla arrivare al target.
Serve una CERTA tensione verso le cose cui tieni veramente.

Solo che sta benedetta ATTESA talvolta TENDE così tanto, che ti dimentichi del target, dell’obiettivo, di ciò che “dovrebbe arrivare”.
E si. Pensaci un momento.
Recupera tutte le attese della tua vita. 
Da quelle piccole a quelle più importanti.
Eri Penelope o Godot?

Eri di fronte al tuo telaio fiducioso di una strategia e di una serie di azioni apparentemente senza senso che costruivano un progetto, oppure eri di fronte ad una panchina ad attendere non si capisce chi o quando?

Ecco questo è.
L’attesa a volte si tramuta in un alibi.
Un meraviglioso alibi per restare a guardare cosa accade. 

E il problema più grande è che NON ACCADE NIENTE.
Perché? 
Perché TI MANCA una cosa su tutte.
Il focus, un obiettivo vero, qualcosa cui TENDERE DAVVERO.

Te lo dimentichi quando l’attesa è stata così tensiva da sfiancarti, perché non ne puoi più di aspettare: chi o cosa poi?
Te lo dimentichi che l’unica persona che può ATTENDERE e TENDERE sei tu, MA devi sapere bene VERSO COSA.
Quel VERSO è tutto il SENSO in cui ti dirigi.
Sei una freccia che va scagliata, certo. Ma decidi bene verso cosa.
Se no finirai nel nulla o a prendere ciò che capita.

L’ATTESA non serve sempre.
Penelope lo sapeva così bene che si era impegnata a fare qualcosa: certo la disfaceva di notte, ma consapevole del suo piano.
E aveva una cosa in più: la FEDE.

Poteva andarle male, diciamolo.
Lei però non se lo poneva poi troppo il pensiero, perché era orientata a difendere il suo regno, la sua città, la sua virtù. 
Era impegnata a fare se stessa e agiva prima di tutto per SE STESSA.
Non era lì per un Godot che non sarebbe mai arrivato, verso il quale non aveva altro che indizi.

Sapeva chi ERA PENELOPE, e lo tesseva nelle sue trame.
Mentre Ulisse costruiva altre storie e altre avventure per mare.
Esisteva oltre Ulisse.

Ecco questo è il senso dell’ATTENDERE: ha valore solo se serve e se è parte di un progetto.
Vale la pena attendere.
Diversamente smetti di attendere e inizia a far ciò che serve: per realizzare, pensare e azionare un progetto tuo, che dipenda SOLO da te.

Solo tuo. 
Da condividere poi, con l’Ulisse -  o la Penelope – che riabbraccerai, il giorno giusto, dopo l’attesa.

giovedì 24 novembre 2016

LOVE COACHING - PRIMA REGOLA DELLA RELAZIONE: FAI "ATTENZIONE". di Daniela Marrocco Coach Bari

Pensavo in questi giorni ai rapporti di coppia.
Se ci fai caso, gran parte dei problemi che avvengono all'interno di una relazione sono legati ad 1 elemento importante: l'ATTENZIONE.
Non sto solo parlando di quella attenzione che è alla base del vivere quotidiano e civile.
Mi riferisco ad una qualità di attenzione davvero particolare: quella che se ci pensi bene assomiglia alla #cura.
Perchè essere attenti in un rapporto di coppia vuol dire molte cose.
  • Vuol dire leggere gli stati d'animo dell'altro;
  • vuol dire anticipare le sue preoccupazioni ed empatizzare prima che si acutizzino e diventino causa di malessere;
  • vuol dire esserci, avere presenza;
  • vuol dire sapere cosa fare o NON fare nel momento opportuno;
  • vuol dire realizzare una comunicazione produttiva.
  • Vuol dire star meglio INSIEME.

Certo, replicherai: è un gran dispendio di energie.
Beh, in effetti si. 
Non posso dirti che ESSERE ATTENTI significhi NON investire energie.
Solo che nel tempo, l'investimento è molto più valido dello spreco di energie che impieghi nel:
  • litigare,
  • discutere,
  • avere ragione,
  • imprecare,
  • restare arrabbiato,
  • e quelle altre 100 cose che non avrebbero avuto senso se SOLO ti fossi reso conto PRIMA di cosa stava succedendo.

Se SOLO avessi, appunto, fatto ATTENZIONE.

Perchè essere attenti NON è sempre dovuto, ma è parte della CURA che riservi a chi ami.

E' saper comprendere quando è il momento di CESSARE L'IO 
per scivolare nel TU 
e poi ritornare nel NOI.

Ecco, questa è l'ATTENZIONE.
Un modo per ritornare al NOI, all'intimità e alla complicità.
E per farlo, devi essere pronto a fermarti un momento e chiederti: 
QUANTI IO HO PRONUNCIATO nell'ultima discussione, conversazione o dialogo intrattenuto?
Se sono più di 3...bene. Allora è il caso che tu faccia ATTENZIONE.
Solo perchè è lei, l'ATTENZIONE, una forma di cura, di relazione, di comunicazione, di AMORE.

venerdì 18 novembre 2016

LIFE COACHING: CI SONO PERSONE CHE NEMMENO MASTERCARD di DANIELA MARROCCO COACH BARI

[CI SONO PERSONE CHE NEMMENO MASTERCARD]
La conosci anche tu MasterCard.
Non è della carta di credito che voglio parlarti ma del suo claim, di quel #priceless che abbiamo adottato tutti ogni giorno per definire qualcuno, qualcosa o una esperienza che è così preziosa che NON puoi darle un prezzo!
Ecco, nella mia esperienza conosco persone così. Non sono molte sia chiaro.

Ma conosco alcune persone che sanno fare qualcosa che, alla fine dei giochi, è proprio cosi: priceless!
Vuoi riconoscerle anche tu, vero?
Beh, hanno in effetti qualche tratto in comune.

👉A) sanno guardare e leggere le persone, tanto da intercettarne i desideri, anche quelli più profondi. Quelli che si celano tra dubbi e paure, tra ansie e voglia di mollare. E loro, non mollano e ti tirano fuori persino le budella.Ti rivoltano come un calzino, che nemmeno lo hai chiesto. 
E lo fanno perché il tuo desiderio ti illumina e ti accende.
Pensi sia sufficiente? Non lo è.Perché questo tipo di persone ha ancora altro.
👉B) sanno aiutarti a mettere ordine una volta che ti sei ribaltato un po' a ritrovarti. Ti aiutano a mettere a posto metodo e ti aiutano a darti una direzione. Ad una sola condizione: che tu ci sia. Che la tua presenza sia dedita e costante. Non per loro soltanto (poi dipende dal tipo di relazione che hai con loro), ma per te sopratutto.
Non ti basta ancora? Ecco ancora un terzo punto.

👉C) sanno comunicare #certezza! Si, lo so. Le conosco tutte le menate mentali che siamo tutti sotto lo stesso cielo, del doman non c'è certezza e chi vuol essere lieto sia, e ci illuminiamo di immenso! 
Intendo quel tipo di certezza che parla il linguaggio dell'esperienza, dei dati, del pragmatismo, e della competenza! Mai troppo intrisa di prosopopea! Perché ... e andiamo a
👉D) perché .. dicevo... sanno ascoltare, sentire, capire, darsi certezze ma non troppo, sempre pronti ad imparare. Anche da te, si! Tu che stai leggendo e che pensi di NON aver incontrato mai una persona così.
E sai una cosa?
Forse hai ragione.
La maggior parte di queste persone è qualcuno che ha avuto tanto dalla vita, o magari NON ha avuto ciò che serviva davvero... una famiglia solida, altri una solidità economica ... e allora sai cosa hanno fatto?

Hanno
Giocato
A
Scacchi 

con la vita 
e hanno conquistato 
la Regina per dare scacco matto al Re! 

Chiunque fosse nell'altro capitolo della loro vita!
Si sono messi a girare le pagine stropicciate e tristi del passato e si sono fermati a pensare: quello era passato!
Ma questo è il MIO PRESENTE!
E si sono regalati tutto Ciò che non avevano osato nemmeno chiedere!
Se lo sono presi!
☝️E si sono messi di impegno a insegnarlo agli altri.
Più o meno consapevolmente!
Altri girano in tondo ancora a quel passato, anche se hanno avuto tanto... e invece di giocare a disegnare nuova vita, tentano di competere con quella precedente.
In un tempo impossibile che è l'oggi!
Io le conosco alcune di queste persone speciali, che profumano di #leadership e respirano entusiasmo!
Qualcuna ha persino una vaporizzata di #carisma!
Non sono così lontane forse e nemmeno così poche!
Solo che alcune non ricordano più chi sono e meh che meno chi avrebbero potuto essere!
O forse leggendo tutto questo te ne sei accorto anche tu!
Qualcuna l'hai riconosciuta anche tu!
👇Perché in qualche modo tu, si proprio tu, per il mondo che conta per te puoi già essere #priceless e autentica ispirazione!