Non sto parlando di marketing. O forse in qualche modo si. Come sai però questa pagina è dedicata al LIFE e LOVE coaching per lo più. In generale alle riflessioni che hanno a che fare con il contorno più importante della nostra vita: LE RELAZIONI con coloro che SONO IMPORTANTI PER NOI.
Perciò, probabilmente sto parlando di tutto il tempo che trascorri con gli occhi aperti.
E' stata una giornata particolare oggi. Veramente, sono giornate particolari da qualche giorno...e mi hanno fatto riflettere su una cosa: PREZZO O VALORE? Mi spiego meglio. Spesso e volentieri il prezzo delle cose (materiali) o delle esperienze che vivi NON è necessariamente la stessa cosa del loro VALORE. Faccio un esempio spicciolo così ci intendiamo meglio. Quando compro un oggetto di marca - ad esempio un paio di scarpe di PRADA- non sto facendo granchè attenzione al suo COSTO (o meglio, certamente faccio attenzione per via del portafogli) ma ciò che più attira la mia attenzione è il suo VALORE, o meglio ancora, QUEL VALORE CHE ASSUMERA' PER ME INDOSSARE QUELLE MERAVIGLIOSE SCARPE.
Ed è vero anche il contrario. Che talvolta, acquistiamo cose dal costo irrisorio che assumono un VALORE immenso. Al mio dito c'è un anello di argento, comprato circa 24 anni fa in quel di Tenerife, in uno dei
miei amati viaggi. Ricordo perfettamente quel momento. Un anello che ha significato tanto per me, perchè l'ho eletto il mio ANELLO DI PROTEZIONE. Non è che abbia particolari o dettagli di pregio. E' semplice, leggermente intarsiato, ma nulla di che, in effetti. Pagato circa 12 euro di oggi. Nemmeno
tanto. Eppure quell'anello è tanto per me. Ogni tanto lo dimentico sul lavandino a casa e scopro che non averlo mi fa sentire NUDA. Assurdo vero? Mi vesto di un ANELLO.
Eppure...beh..questa cosa mi ha ricordato quante cose di TE STESSO hanno un PREZZO ELEVATO, ma PROBABILMENTE HANNO SMESSO DI AVERE UN VALORE.
E nemmeno te ne sei accorto.
Tra queste spesso ci sono quelle relazioni che ci lasciamo vivere o strascicare SOLO PERCHE' va così. O ancora, quelle abitudini mentali o di vita che TI TRANGUGI come un intruglio necessario, ma che di fatto NON REGALANO VALORE ALLA TUA VITA... E mi è venuto in mente che tutti questi "anelli" che ti porti dietro, finiscono addirittura per FARTI DIMENTICARE IL TUO VERO VALORE.
Allora mi sono ricordata di una storia: la storia di un artista che per
scoprire se VERAMENTE aveva talento, si recò da un maestro in TIBET (c'è sempre
un maestro nella storia di noi coach).
Lui era un artista bravo, ma finiva per lo più per vendere i suoi quadri ai parenti, che invece di pagarli il richiesto, chiedevano sconti - che fai chiedi al parente di pagare prezzo pieno. In questa asta continua dei prezzi, i suoi quadri finivano per non decollare mai.
Così mise in discussione talmente tanto il suo talento da volerlo provare chiedendolo al MAESTRO del TIBET, che tanto spesso aveva regalato fama a coloro che lo avevano interpellato.
Si mise in viaggio, contro il parere dei parenti, ovviamente. E andò in cerca del tempio dove il maestro esercitava la sua arte pittorica, tra meditazioni e cultura.
Quando arrivò il maestro lo accolse. Si fermò con lui e ascoltò la sua richiesta di fronte ad un'ottima tazza di tè. Il ragazzo aveva molta pena e paura nel cuore. Aveva perso la bussola del suo valore e del suo
talento e non sapeva davvero come fare per riconoscerlo.
O forse, aveva sempre pensato di averne e si era profondamente sbagliato.
Di fronte a tanta confusione, il MAESTRO si alzò, e con calma serafica e movimenti lenti, si recò vicino ad un piccolo scrigno di legno semplice. Uno di quelli che possono conservare il tè per intenderci. Poi, tornò
dal ragazzo e gli disse: "Vedi questo anello? - era ciò che aveva preso dal piccolo scrigno - Ti chiedo
di attraversare 3 cittadine che ti indicherò nelle prossime 3 settimane. Avrai un compito: piazzare ai mercanti di quelle cittadine in occasione della loro fiera di paese questo anello. Ma attenzione: non potrai tornare da me CON MENO di 100.000 monete d'oro. Ti è chiaro il compito?"
Il ragazzo frastornato e incredulo annuì: non capiva come mai il maestro gli chiedesse una tal cosa.
Poi il maestro aggiunse: "fai questo e quando tornerai ti darò la risposta che attendi."
Il giovane era troppo preso dal suo interrogativo per rifiutare o contestare il maestro, così si fidò e inizio il suo itinerario, proprio come spiegato nei dettagli dal Maestro.
Arrivò alla prima Fiera e subito cercò i mercanti i gioielli per una prima valutazione. Ne girò uno dopo l'altro per essere certo, ma l'offerta più alta che ricevette fu peggio di un pugno in piena faccia, tra
le risate dei mercanti...che potrei riassumere così: ragazzo, ma vuoi prenderci in giro? Questo anello bene che ti vada vale al massimo 100 denari. Sei fortunato se arrivi a 150. Questo è il massimo che possiamo offrirti.
Il ragazzo era sconvolto. 1000 VOLTE in meno la sua richiesta. Con il cuore tronfio di delusione lasciò il primo paese e si recò nel secondo. Tuttavia, anche i mercanti della fiera di questo nuovo luogo non lo consolarono. Tuttavia salirono di valutazione, offrendo fino a 500 denari. Naturalmente il giovane
desistì nella vendita e si recò con molta amarezza nel terzo villaggio. Qui incontrò un uomo che sembrava davvero interessato al suo anello. Lo aveva analizzato meglio. Analizzato le pietre, il peso, la lega...o quello che pareva una lega. Lo aveva addirittura pulito. E al termine della sua valutazione offrì al giovane ben 5000 denari. Il ragazzo ne fu colpito anche per la gentilezza, ma dovette desistere e tornare SCONFITTO e privo di un barlume di speranza nel tempio del maestro.
Quando giunse, il maestro lo accolse calorosamente e con calma e serenità. Gli chiese se avesse necessità di riposare e di rifocillarsi. Ma il giovane, scoppiò in lacrime di profondo sconforto e delusione, chiedendo
perdono al maestro per NON aver saputo portare a termine la sua missione. Aggiunse che questa era veramente la dimostrazione del suo finto talento. Ed era pronto a togliere il disturbo. Restituì l'anello al maestro, il quale lo prese e gli disse con tenerezza e fermezza inconsuete:
"Ragazzo, non avresti MAI potuto vendere questo anello per il VALORE che veramente ha. Perchè il suo VALORE è inestimabile. L'unico uomo in grado di poterlo valutare è il gran tesoriere dell'Imperatore, che ne
conosce le leghe e le peculiarità. Di questo anello esistono infinite copie, ma solo chi conosce da vicino i tesori dell'Impero può riconoscerlo. Vedi, spesso affidiamo la valutazione di ciò che più di prezioso abbiamo a persone che NON SONO AFFATTO IN GRADO di poterle VALUTARE, COMPRENDERE o persino VEDERE.
E finiamo per dubitare del nostro valore. Se vuoi conoscere il tuo VALORE devi rivolgerti a coloro che sanno riconoscerlo, e dubitarne comunque. PERCHE' l'unico che può riconoscere il tuo VALORE sei tu. Il tuo talento ne è espressione e se vuoi migliorarlo e proporti in modo da farlo riconoscere dovrai prima di tutto SELEZIONARE chi può VEDERLO."
Il ragazzo sorrise: comprese. Accolse. E restò con il maestro un anno. Per apprendere 2 nuove cose. L'arte di migliorare il suo talento pittorico e quello per riconoscere chi poteva vederlo veramente.
E tu...nelle mani e negli occhi di chi hai lasciato il tuo VALORE? E a che prezzo?
#coach #coaching #lifecoaching
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