mercoledì 10 dicembre 2014

Diario di Viaggio: il VIAGGIO SEI TU: Rio de Janeiro #fortytour. Daniela Marrocco Coach Bari

Il viaggio sei tu. 
Di Daniela Marrocco

Ci sono viaggi che non fai. 
Sono quei viaggi che ti attraversano, ti vivono, ti invitano. 
Proprio come un corteggiatore: un luogo magico, le luci, l'atmosfera, la ricercatezza e la semplicità insieme... 
L'emozione. 
Ti aprono nuovi mondi, cuori, scenari. 
Sono quei viaggi che si svelano un po alla volta. 
Si srotolano come una pellicola davanti agli occhi. 
Rivelano fotogrammi che anticipano quello che vivrai. 
Ti chiamano ad entrare nella cellulosa ed essere parte del tutto, dell'opera, della vita che ti si costruisce davanti. 
Non subito: ma un pezzo per volta ... 
Con quel ritmo appropriato che ti fa stare attenta ai passi senza rinunciare allo spettacolo della sorpresa. 
Perché si, alla fine i viaggi ti scelgono. 
Scelgono per te. 
Scelgono te perché possano esistere.
Il viaggio è il migliore rappresentante del destino.
E tu, di che viaggio sei?

#ilviaggioseitu #viaggiare #coaching #dama #scrivilatuanuovastoria

Diario diViaggio #2: CASCARE: Iguaçu #fortytour. Da.Ma. Coach Bari

E arrivi vicino vicino ... 
A toccare quello che hai solo visto in cartolina. 
Quando sei vicino non puoi non accorgertene. 
Ti lascia il segno anche leggero... 
I capelli si inumidiscono, cedono a lei. Lei che qui è Pacha Mama. 
Per noi, madre natura. 
Lei insegna, impetuosa, fragorosa ... 
Come in quella gola del diavolo dove la voce dell'acqua è talmente dirompente che non puoi evitare di sentirla. 
Perché a non volerla sentire ci pensa lei a farsi sentire, placca doti addosso con la sua pioggia di nebbia e colore. 
E gli occhi guardano e si fanno riempire di acqua come se non avessero mai visto. 
Diventano vetro, diventano coppa per raccogliere emozioni e tormente che vorresti buttar giù per 80 metri di altezza. 
Lasciar andare con la stessa forza e caparbietà delle cascate, con la saggezza della natura. 
Perché lei non si sforza, semplicemente è. 
Si adagia e disegna in mezzo alla foresta sentieri impossibili e si lascia cadere di fronte al dispetto della roccia. 
Ma proprio lì, nel cadere, diventa maestosa, imperiosa, viva più che mai. 
Lei cade e si rigenera, reinventa la vita ... Diventa meraviglia!
Ecco, cadere. A volte serve a rigenerare, lasciare andare, diventare nuova meraviglia.

#dama  #fortytour #coaching

Diario di viaggio#1: I PONTI > #fortytour Buenos Aires. Spunti di Da.Ma. (Coach Bari)

Ci sono ponti che ti portano dall'altra parte di un sentiero.. 
E qualche volta di un sentire. 
Ponti piccoli, non sempre pericolosi, armonici e vagamente decorativi. 
Eppure quei ponti segnano un passaggio, una distanza, un TEMPO che scorre sotto le suole delle scarpe.
Li attraversi quasi senza pensiero... Ma quel sentiero ti segna ... Non solo le suole. 

Ti marca un passaggio, ti apre un futuro che talvolta nemmeno chiedi o scorgi. 
Ti accompagna silenzioso con il suo corrimano. 
E nemmeno te ne accorgi che stai varcando la soglia del nuovo, nell'inedito, forse anche inaspettato. 
Certo è solo un ponte .. 
E i ponti uniscono distanze. 
Ma qualche volta - lo sanno raccontare - hanno qualcosa in più da dire. 
La forza di una scelta e di una decisione. 
Quel guardare avanti sempre e comunque ... Sapendo di aver passato lo spazio e il tempo. 
E di essere poi alla fine esattamente dove dovresti essere. Nel futuro che ti stai costruendo.
#dama #sentieri #ponte
#coaching #fortytour

giovedì 16 ottobre 2014

Perchè cadiamo? di Daniela Marrocco Coach Bari

Perchè Cadiamo?
Uno dei migliori corsisti che io abbia incontrato mi ha mostrato questo video (@Federico Angarano) e lo ringrazio di cuore.
Perchè è un video che insegna "perchè cadiamo"...
"Il mondo non è tutto rose e fiori...se glielo lascerai fare ti metterà in ginocchio...Nulla riesce a colpire più duramente e forte della vita...ma non importa quanto forte ti colpisce...quanto quanti colpi riesci ad incassare e a continuare e andare avanti...PERCHE' IL DOLORE è TEMPORANEO. E qualcos'altro prenderà il suo posto.
Ma se molli...durerà per sempre!"

#DaMa #Coaching vi consiglia la visione di questo video. Perchè può sembrare ovvio, scontato, già visto.
Il punto è che abbiamo la memoria corta a causa della frenesia, di quella fretta bastarda che ci portiamo addosso, lasciando indietro battito, cuore, emozioni, voglia di vivere e motivazione.
Un colpo in crescendo che vi farà ricordare una domanda su tutte: 

E SE FOSSE POSSIBILE AVERE UNA VITA FELICE?
Se i perchè di tutti i giorni, del dolore, FINALMENTE fossero sostituiti da ALTRO, come ... 

SI! Ci sono, ce l'ho fatta!.
Se i punti interrogativi che uncinano la testa, finalmente si sganciassero e lasciassero lo SPAZIO a ciò che può arrivare...
 

Di buono, di VERO, di SENSATAMENTE CORAGGIOSO E FOLLE.
 

Non convenzionale, ma inaspettatamente POSSIBILE?
e SE FOSSE OGGI quel giorno per TE?


#danielamarrocco
#Whatif #whywefall #success #succeed #coach #mentalcoach #believe #inspire #achieve


https://www.youtube.com/watch?v=mxhMKIpxaKE 

lunedì 15 settembre 2014

LA PERFEZIONE. Di Daniela Marrocco Coach Bari

LA PERFEZIONE!
Per me è sopravvalutata. Ma incredibilmente ambita...
Pensateci...
Viviamo, lavoriamo, agiamo con l'idea che la perfezione possa essere il viatico ideale per ottenere attenzione, comprensione, AMORE!
 

La perfezione è l'illusione che abbiamo imparato fin da quando, bambini, appendevano ad essere degni dell'amore di mamma e papà, facendo a cazzotti con un senso di inadeguatezza e una dignità tutta da guadagnare.
Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto.
Ci siamo proclamati ribelli o i figli perfetti.
Abbiamo seguito e inseguito quella perfezione di ruolo con alacrità.

Ci siamo impegnati, profusi, fusi, confusi, arrabbiati, esaltati in nome di quella perfezione. In nome di quella performance che avrebbe fatto la differenza. 

E poi un giorno, si un cavolo di giorno.. Ci siamo trovati! 

Fermi, immobili. Di fronte a quella perfezione. Inermi, assorti, presenti. Incapaci di ripeterla. Con il dubbio che quella perfezione NON sarebbbe mai stata ripetibile. Che in NOME della PERFEZIONE ci siamo circondati di silenzio, di dinieghi di opportunità. Di rinunce.
E' uno schiaffo quella perfezione che risveglia. Perchè un giorno, un bel giorno...si, ci siamo trovati. Anzi, dovrei dire RI-trovati! 
A guardare oltre quella corazza chiamata perfezione.Nostra soprattutto. 
E ci siamo resi conto che lì, dietro quella parvenza, eravamo rimasti bambini (e caspita che fatica mantenerla!). 
Bambini e insieme adulti. Adulti che non avevamo ottenuto tutto esattamente come lo volevamo... 
Soprattutto quella cosa lì, quella che tutti chiamano AMORE! 
AMORE SI, quella.
E arriva sempre, poi quel giorno che impari a togliertela di dosso, quella perfezione. 
Te la scrolli.
La ringrazi...
La prendi a schiaffi..
Ci litighi (e certo lei non ama essere mollata) ed ecco qui.
Resti tu! (anche se non ti piace, in principio)....resti TU!
Degno di essere amato, degno di meritare, degno di essere felice.
Perché?
Semplice! Perché ESISTI!

mercoledì 3 settembre 2014

E SE LUI/LEI RITORNA? EX SI O EX NO? di Daniela Marrocco Coach (Bari)

Tornare con l’ex si o no?
Quando penso a questa domanda da love coach mi vengono in mente moltissime domande aggiuntive, più che risposte.
Nella mia esperienza ho incontrato diverse persone che si sono trovate a riprendere in considerazione la “candidatura” più o meno spontanea dell’ex partner.

Certo, dare una risposta a questa domanda è del tutto personale, ma in questo articolo voglio darvi qualche spunto per aiutarvi a valutare se è il caso di riaprire il “discorso relazionale” con il vostro ex partner oppure no.
Due presupposti: 1) il vostro ex vi piaccia ancora e molto; 2) i sentimenti esistono ancora.
Se invece siete della scuola “le minestre riscaldate non vanno mai bene” a prescindere da qualsiasi considerazione, allora questi interrogativi non fanno per voi. Avete già la vostra risposta.


PRIMO ELEMENTO DA VALUTARE: IL TEMPO
Chiedetevi prima di tutto: quanto tempo è passato?
Ci sono persone che si ricongiungono molto tempo dopo la rottura.
Intendo, davvero molto tempo dopo. Ad esempio, lui era il fidanzatino del liceo e lo rincontrate a 30 anni. State certi che non è la stessa persona. Quanto meno qualcosa sarà pur cambiato: è fisiologico.
In questo caso, prendete in considerazione un dato fondamentale.
Il tempo (un certo tempo) include un percorso di vita. E la vita sorprende e modifica le persone…
Ok, forse alcuni tratti rimangono inalterati, ma siatene certi.
NON SIETE PIU’ GLI STESSI DEL LICEO. Fatevene una ragione.

SECONDO ELEMENTO DA VALUTARE: le cause della rottura
Chi ha lasciato chi?
Elemento fondamentale, perché nel caso siate stati lasciati, avete una responsabilità verso voi stessi. Chiedervi se la persona con cui volete riprendere il rapporto è davvero lei, o se continuate ad idealizzare quello che sarebbe potuto essere ma non è stato.
Se la causa della rottura poi è un tradimento e il tempo trascorso non è stato sufficiente a maturare positivamente l’esperienza, beh, in questo caso valutate davvero molto attentamente.
In un rapporto interrotto a causa di un tradimento saranno diverse le variabili da considerare.
In primis: stima e fiducia.
Tradotto: le fondamenta del rapporto.
Se il c.d. perdono non si è ben incastonato nel vostro pensiero e nel vostro cuore (o cervello emozionale) è
probabile che l’esito della prova n.2 sia lo stesso del precedente.

TERZO ELEMENTO DA VALUTARE: DOPO UNA ROTTURA NON SIETE PIU’ GLI STESSI
Probabilmente lo avrete già dedotto dal primo e secondo elemento, perché il tempo e il rapporto precedente alla rottura sono fonti di cambiamento, che ne siamo consapevoli o meno.
Le esperienze di rottura, soprattutto se subite piuttosto che volontariamente determinate, rappresentano una vera e propria modifica del pensiero, della percezione, del sentire.
In una parola: cambiano le persone dal profondo.
 Talvolta neanche loro si accorgono di essere cambiate.
Il pericolo è rappresentato proprio dalle vecchie dinamiche – così profondamente familiari -  e dall’idea che ciò che è stato possa essere cancellato.
Ma nulla va perso nella nostra mente inconscia, perciò ricordate: siete due persone diverse.
Sarà importante ri-presentarvi con il bagaglio di esperienze e di vita che nel frattempo avete vissuto.
(badate bene, non sto dicendo che sia necessario dire tutto ciò che avete fatto nel tempo di separazione.
 E’ sufficiente che siate consapevoli che c’è stato, è trascorso e che vi ha modificato la percezione).
In pratica, dovete RI-CONOSCERE il vostro futuro (non più vecchio) partner.

QUARTO ELEMENTO: SCEGLIETE DA SOLI
Ascoltate pure le esperienze degli amici, dei parenti, della cugina dell'amica del cognato, del vostro cane e del gatto della vostra vicina di casa al mare. 
Poi, però, ponetevi la domanda da soli.
Potete anche sperare di chiedere giustizia ad una moneta da lanciare per svelare il destino...
Saprete cosa vorrete nel momento stesso in cui, affidando a testa o croce un risultato, vi troverete a sperare che la moneta lanciata vi riveli ciò che profondamente sperate. Nel caso in cui ve ne rendiate conto, ripetete i passaggi 1, 2, 3 ed eliminate questo.

Come dire, le minestre riscaldate possono anche non andar bene, ma certi tipi di pasta al forno, riscaldati e insaporiti con spezie e una noce di burro, sanno fare la differenza e possono essere ancor più gustose. 

Il segreto è nell’onestà, nella verità e nella cura. 
E nella consapevolezza che volersi bene è un modo per volere bene. 
A questo punto, a voi la scelta.


lunedì 16 giugno 2014

QUANDO LA SCONFITTA DIVENTA DOPPIA VITTORIA. Di Daniela Marrocco Coach Bari

Si può vincere due volte da una sconfitta.
Certo non è semplice da digerire. 
Soprattutto se sei "a tanto così" dal raggiungere il tuo obiettivo, attraversare l'ostacolo. 
Eppure ..ci sono momenti nella vita in cui devi semplicemente arrenderti al fatto che la strada, la strategia o persino l'obiettivo, non ti appartengono. 
Lo pensavi, ne potevi essere convinto/a. 
Ma non ti appartengono.
Così, lasci dove hai messo il cuore nell'emozione della delusione le idee e il progetto. 
Quello che non ti appartiene. 
Davvero non ti appartiene.
Il punto, in certi progetti che non ti appartengono più è che hanno il dono di rimettere in discussione persino CHI SIAMO. 

Ci identifichiamo nei sogni, negli obiettivi, nei progetti. Ma dimentichiamo - talvolta - che loro amano vivere una vita propria.
Quando perdiamo, perdiamo un pezzettino di noi. Questo è certo. E nel tempo mi sono chiesta...come mai abbiamo tanta paura di LASCIARE ANDARE quel pezzettino che siamo stati?
Come mai ci attacchiamo come ventose su un particolare di ciò che siamo stati, di ciò che siamo abituati a pensare di essere?...Come mai è così difficile lasciar andare persino quel pezzettino di noi, con la FEDE che quando le cose, le situazioni, persino i pezzettini..terminano il loro ciclo...è tempo di lasciarle andare?

E' tempo di CAMBIARE. 
Ecco...quando un progetto si infrange, arriva subito la consapevolezza che è TEMPO. DI CAMBIARE. Certo sei stranito..sei diffidente...demoralizzato. E ti prendi il tempo. DI CAMBIARE. 
Perchè il cambio avviene da dentro. 
Chiede energia. 
E poi..ecco poi arriva. 
Ti inonda di nuovi SOGNI, di nuove prospettive.
NUOVE...COME TE.

Da.Ma. > il pezzettino di me
foto: Stefania Gentile 

martedì 10 giugno 2014

DINAMICA O RELAZIONE? Di Daniela Marrocco Coach Bari

DINAMICA O RELAZIONE?
Se vi state chiedendo se sono la stessa cosa...beh sappiate che non sono la stessa cosa. La dinamica è il legame che creiamo in una relazione. Ha una sua natura, una sua tensione, un suo conflitto, un suo "nodo".
La relazione? 
E' il collegamento che abbiamo con l'altro...e con noi stessi.
Distinguere i due livelli è fondamentale.
Oserei quasi azzardare che rappresentano due volti di una persona e del suo intendere le relazioni.
La dinamica è spesso legata all'ego, al potere..alla tensione, ala competizione, alla sfida. Quando entra in azione ci si trova spesso a dover lottare contro sentimenti contrastanti: ansia, rabbia, desiderio profondo. 
E' come se il corpo rispondesse pronto agli input della testa.
E il cuore? 
Al di là del romanticismo, si trova sempre lì nella testa. Risponde però ad alchimie diverse. 
E quando vogliamo curare una relazione, entrare in relazione ...ecco che subito il "cuore" a far da padrone. E magari padroneggiasse sempre.
DINAMICA E RELAZIONE è l'ambivalenza che raccogliamo ogni giorno con la sfida verso noi stessi e gli altri.
Dominare, controllare, avere l'urgenza di sapere, dettare i ritmi nostri e dell'altro: questo è dinamica. 
Ma è dinamica anche l'esatto opposto che in una relazione, l'altro, si trova a vivere per riflesso.
Lasciar andare, mettere l'altro di fronte alla scelta e non all'obbligo, il voglio al posto del devo: queste sono le tendenze di una relazione che non usa la dinamica di potere...ma può molto di più.
Il potere non è un'arma contro. 
Pensiamo lo sia. Il nostro lato oscuro si esalta e si affascina. 
E se pensate di non avere un lato oscuro, provate a spostarvi in territori inesplorati di desiderio, conquista e voglia di avere ciò che non avete mai avuto...La incontrerete.

Forte, magistrale, intelligente. Estremamente affascinante. Eppure terribilmente debole di fronte all'altro, il cuore appunto, che cede alla vulnerabilità del fluire. ALLA VITA. 
Perchè il potere è l'ILLUSIONE che raccontiamo al nostro ESSERE UMANI ogni giorno per scrivere un destino diverso...dimenticando GIORNO DOPO GIORNO che per SCRIVERLO DAVVERO dobbiamo impararne l'ALFABETO, le regole..invece di usare quella testa per IMPORRE un dettame..che uno sbuffo annoiato di vita può modificare. Giusto per vedere l'effetto che fa stravolgere i piani...
Il cuore, quello si che ha capito.
RELAZIONE. Meno fatica. Come sulle onde...senza contrasto..seguendone il battito, il ritmo. Imparando.
Ecco cosa cambia da una dinamica ad una relazione. 

CAMBIAMO NOI. Si apre la vita. Apriamo le opportunità. Senza IMPORRE il potere di una mente...che (ricordiamolo) conosciamo appena.
DAMA NEXT> DINAMICA E RELAZIONE
Foto: reperita dal web

mercoledì 4 giugno 2014

IL CUORE DAPPERTUTTO. Di DANIELA MARROCCO DA.MA. COACH (Bari)

Con me l'anatomia ha perso la testa. Sono tutto cuore, mi batte dappertutto.
-- Vladimir Majakovskij

Il cuore ...la testa...l'anatomia. Insegna. Segna. 
Ma noi umani no..non impariamo. 
Ci aspettiamo che la testa governi, determini, diriga sempre dove è giusto che si debba andare. 
Le cose vanno fatte e si fanno...
Ma poi..c'è una anatomia diversa...
Guardati le mani. Insegnano i segni. 
Te le scovi le strade, le parole, le interpretazioni dell'anatomia reale. 
Perchè la testa si ..c'è l'hai sul collo...


Ma il collo, quello per l'appunto, nasconde la voce vera del cuore. 
Non è colpa sua. 
Forse nemmeno delle mani.
Ce le cacciamo intorno al collo per bloccarlo quel diamine di un desiderio, di voglia di passione, di vita vera. Per uno strano profumato senso di moralità. 

Quel "va fatto" che comanda. Che sembra dire: c'è una giustizia che va rispettata.
E poi gli occhi ti cadono sulle mani. Le stesse che ti eri cacciato al collo due minuti prima...

E le osservi. SEGNI NASCOSTI, parole, strade, indicazioni. 
Tutto nelle mani che in-segnano. 
A dare..a prendere...
E capisci..che la TESTA non è tutta l'anatomia che ti resta. 

C'è il resto di te. 
C'è quel cuore che anima. 
C'è quella gola che parla. 
C'è quell'intimo che desidera...
C'è quel sangue che pulsa..e pulsa..e vive impetuoso ...ruvido ..scorrevole...talvolta duro, talvolta docile.
A seguire quel cuore.
L'anatomia non si sbaglia. Siamo noi a sbagliare quando ne osserviamo solo un pezzo..

Ecco..oltre la testa...c'è l'intero.

Da.Ma. Next: il cuore dappertutto
Ispirata da: Patrizia Sollecito 
Foto Copyright by: Oleg Oprisco

giovedì 22 maggio 2014

IL FATTORE D. (di Daniela Marrocco Coach) – Progetto DA.MA. Experience.

IL FATTORE D. (di Daniela Marrocco Coach) 
a cura del 
Progetto DA.MA. Experience. Nell’attuale momento storico-politico Dama Experience | Diventa il tuo capolavoro apre una sezione di articoli tematici dedicati al FATTORE D, alle donne semplici, che vivono la quotidianità e la realtà comune, e in qualche modo, hanno deciso di fare la differenza.
Abbiamo iniziato da Donne da me conosciute di persona. 
Di quelle che assaporano la normalità e la vivono ogni giorno rivalutandola e creando differenza e valore. CLAUDIA VALLA, 30 anni, avvocato in carriera, ambizione e amorevolezza bilanciate dalla consapevolezza che la femminilità ha un suo valore. 
E un suo ruolo. E che oggi sceglie di ispirare le giovani donne baresi.

L’intervista di Daniela Marrocco a Claudia Valla.
D: Hai partecipato agli Stati Generali delle Donne...e qualche settimana fa il premier Renzi ha resto noti i nomi delle 3 manager a cui affida 3 gruppi fondamentali come POSTE, ENI ed ENEL. 
Qual è la tua idea delle "donne" nella realtà di oggi, imprenditoriale e di sviluppo? Claudia: Innanzi tutto grazie per l’invito e per avermi invitata a partecipare al progetto “Dama Experience: il fattore D”. Oggi credo che il nostro ruolo di DONNE sia davvero importante e delicato. Credo che la donna, manager o casalinga che sia, non sia una mera scelta legata alla tematica "quote rosa", bensì alla consapevolezza che l'intera opinione pubblica, vertici aziendali e tutte le altre comunità hanno della donna di oggi. Una donna che a mio parere può e deve tranquillamente affrontare qualsiasi tipo di sfida (come secondo me da sempre fa) a prescindere da leggi ad hoc o dalle tendenze globali, soprattutto dei paesi avanzati. Sicuramente il tema delle " quote rosa " non è una moda.

D: Raccontaci la tua impressione in merito a questi Stati Generali...Che esperienza è stata? Claudia: Ho avuto la grande occasione di confrontarmi con tante donne di ogni ordine e grado (che vorrei citare tutte, ma lo spazio non lo me lo consente) sui temi a me cari, un esempio tra tutti: " la casa delle donne del mediterraneo"' intesa come habitat di scambio e di accoglienza di culture altre. 
Tutte donne straordinarie del mio tempo e della mia città che senza schemi e divisioni alcune, hanno saputo parlare liberamente e fornirmi tanti spunti di riflessioni. Degli Stati Generali delle donne ho apprezzato il clima disteso e bipartisan che ha saputo magistralmente mettere al centro dei lavori semplicemente la donna con le sue forze, le sue debolezze e le sue aspettative.

D: Tornando alle nomine di Renzi. Emma Mercegaglia ad ENI, Luisa Todini a Poste e Patrizia Grieco in Enel. Quali sono secondo te le doti e le caratteristiche della donna di oggi..quali abilità deve avere per potere confermare una leadership, oggi? Claudia: Parto dal presupposto che la leadership NON SI improvvisa. Nasce da dentro ma può essere anche “allenata” e affinata laddove esista già come tendenza della personalità. Le donne di cui mi chiedi, per me devono essere donne nella loro interezza e nelle loro virtù. Professionalmente mi fa piacere pensare ad una donna manager, dal forte push internazionale, dalle precise competenze di management, dalla grade ed unica capacità - che rende noi tutte uniche - che a mio avviso è quella dell'ascolto. Noi donne sappiamo " ancora" ascoltare.
D: Sei giovane e molto attiva professionalmente...Ma qual è il sogno di Claudia? Claudia: Il mio sogno è: essere apprezzata per quello che faccio. Sempre.
D: Qual è la tua parola chiave, quella che pensi possa contraddistinguere Claudia Valla nel suo percorso di vita e professionale? Claudia: Sicuramente Trasparenza…nel senso della chiarezza, semplicità e immediatezza.
D: Se potessi lasciare un messaggio per la tua generazione, al femminile, oggi, quale sarebbe, visto il ruolo che vuoi assumere nei prossimi giorni – incrociando le dita? Claudia: Che questa candidatura , qualora andasse a buon fine, possa migliorare la vita dei baresi a partire dalle piccole cose che a volte possono essere fondamentali...E che è fondamentale fare ciò che è nelle nostre possibilità perché qualcosa possa cambiare. Non pretendo di cambiare tutto, ma di fare tutto quello che è nelle mie energie e possibilità per dare un contributo onesto e diretto ad un cambiamento condiviso.
D: Grazie Claudia per la tua partecipazione a DAMA EXPERIENCE: il fattore D. 
Le donne hanno in sé una grande forza generativa che messa la servizio comune con buona dose di trasparenza (per echeggiare le tue parole) e progettualità possono davvero generare un VALORE eccezionale. 
Da parte mia un augurio affinché la tua freschezza ed energia possa trovare posto tra i banchi del Consiglio comunale, prima di tutto per il valore di persona che conservi in te.

lunedì 12 maggio 2014

TU NON SEI COME GLI ALTRI. Di MARIANA CHIECO (Atleta, amica, imprenditrice) con Daniela Marrocco Coach


.. Tu non sei come gli altri, tu fai delle cose, tante cose, e ne immagini ancora delle altre ed è come se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte.
Per moltissimi la vita è difficile e sembra già un impresa viverla e basta. 
Ma tu... Sembra che devi vincerla la vita, come se fosse una sfida... 
Sembra che devi stravincerla... 
Una cosa del genere. 
È un po come fare tante bocce di cristallo, grandi... e prima o poi te ne scoppia qualcuna... 

A te chissà quante te ne sono già scoppiate e quante te ne scoppieranno...... 
Però... 
Quando la gente ti dirà che hai sbagliato ...Fottitene. 
Ricordati. 
Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano vita, non sono quelli gli errori... 
Quella è vita e la VITA vera è proprio quella che si SPACCA!
Il mondo è pieno di gente che gira con in tasca piccole biglie di vetro... 

Piccole, tristi e infrangibili e allora tu non smettere mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo, sono belle e a me piace guardarle per tutto il tempo che ti sono vicina, non smettere mai. 
Se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo... 
MERAVIGLIOSA VITA, LA TUA!

di Mariana Chieco (ispirato da Castelli di Rabbia di A. BARICCO)
Foto: reperita dal web

SPECCHI: IL VALORE DELL'ATTESA. Di Daniela Marrocco Coach Bari

Cosa fai quando ti guardi allo specchio e quello che vedi non ti piace?
Puoi cambiare cornice, modificare quello che vedi imbellettando, dipingendo, mistificando...
Ma resta che quello che vedi non ti piace. E non puoi farci niente.
Allora hai solo una cosa da fare.
ASPETTARE. ACCETTARE. 
Che l'ANIMA sia matura per ACCOGLIERE quello che vedi.
Insegnare agli occhi ad amare, quello che dentro c'è.
E non è come farselo piacere. No. Quello è forzare, tollerare, fingere.
Parlo di ACCOGLIERE, ACCETTARE DAVVERO. ASPETTARE.
Che l'anima sia pronta a RICONOSCERE che quello che c'è è quello che serve, che sei, che occorre, che basta.
Poi chissà..forse cambia ..forse no. Ma non è quello il punto.
Il punto è: aspettare.. poi accettare...poi accogliere.
SENTIRE.
Ecco si, sentire che sei.
E non fa più differenza se ti piace o meno.
Non è quello il punto. Non è più importante.
AMI. E quello che ami non è che piaccia o non piaccia. 

Non è bello o brutto. Non è giusto o sbagliato.
E'.
Come te.


Autore DA.MA. NEXT: SPECCHI
Foto: Federico Scianna
ispirato da: WILFRED NELLES

mercoledì 23 aprile 2014

QUESTIONE DI PROMESSE di DANIELA MARROCCO COACH

l'umiltà è la memoria della mia origine e la promessa fertilità del mio futuro.
D.M.


Ed è tutto lì ...nelle promesse che ci vengono fatte da bambini. 
Racchiudiamo il nostro destino nella manciata di semi di parole sparse nel terreno della crescita. 
Impariamo, cambiamo, ci adattiamo, ci trasformiamo. Pensiamo senza troppa fatica. 
Da bambini infondo è tutto nuovo. La fatica è di fatto una memoria. Quando ti trovi a fare le cose per la prima volta, non sai che è faticoso. 
Sai che è da fare. 
Sai che va fatto. 
O forse non lo fai, ma lo fai comunque. 
Perchè c'è qualcosa dentro di profondo che ti invita a farlo. 
Per andare avanti, oltre, in quel POSTO nel MONDO che ti chiama.

Ed è lì che inizi a sentire crescere dentro di te i se-mi che hanno lanciato nel tuo cervello. 
Ci hanno piantato su..qualche volta nemmeno te ne accorgi..ma ci piantano...QUALCOSA. 
Se è buona..beh è tutto un giardino, un tripudio, una creatività infinita di idee, fiducia, gioia, resilienza.


Ma se qualche seme arriva storto..o accompagnato dalla GRAMIGNA di parole dure, inadeguate, deformate da quelle sensazioni, da quella storia di vita che chi ti cresce ti traspira addosso con aliti al veleno..beh..ti tocca lavorare. Estirpare le erbacce. Una ad una.

E ti raschi, ti fai male, ti addolora, vedere che su quel terreno senza erbacce poco ci sia..da osservare.

Ma poi..ecco ..poi..mentre hai il naso piantato nell'odore del vuoto ..nei luoghi delle erbacce..in quel terreno cominci a pensare di potere PIANTARLA. SI PIANTARLA. LA TUA PIANTA. LA TUA VITA. IL TUO GIARDINO. 
E puoi scegliere i semi, le colture.

Devi solo avere un minimo di riguardo prima nel coccolare il terreno. Nel renderlo umile. 
Mettici le mani dentro..accarezzalo..nutrilo di ciò che serve...metti ordine dove era disordine.
E quel terreno tornerà fertile..pronto a incubare SOGNI, SODDISFAZIONI, GIOIA, FELICITA' a dispetto di quei venti di voce al veleno...
La storia, la vita, il destino, la promessa...le RISCRIVI TU.
Per intero.

E puoi solo prenderti un momento per sapere: chi saresti stato senza quel pensiero, convinzione, voce che ti ha contaminato?
Ma il bello è che: non importa. Perchè puoi scoprirlo ...ADESSO. TU.


DaMa EXPERIENCE - RISCRIVI LA TUA STORIA E DIVENTA IL TUO CAPOLAVORO...
Foto: Leszeck Paradowski

martedì 22 aprile 2014

Parlare in pubblico senza paura: ecco come - di Daniela Marrocco Coach (estratto da il CorrieredellePuglie)

Diciamolo. Parlare in pubblico non è per tutti cosa semplice nè facile. Ci imbattiamo in una miriade di elementi, alcuni prevedibili, altri meno. Dobbiamo curare le parole, i contenuti, la nostra modalità di eloquio e il PUBBLICO. Già il pubblico. E’ lì, di-pende dalle nostre labbra..si aspetta …ma… 
Cosa si aspetta il pubblico?
Se potessimo assimilare le fasi del parlare in pubblico ad una metafora, molti di noi coach esperti in comunicazione lo paragonerebbero al volo aereo. Si, hai capito bene: un volo aereo. Se ci fai caso, decollo, crociera e atterraggio rappresentano i cardini di un volo così come di un discorso, quello definite di solito SPEECH. Torniamo alla domanda. Cosa si aspetta il pubblico. Per scoprirlo effettivamente puoi chiederlo direttamente. Ma ove il numero o la situazione non te lo consentano, ecco qui di seguito una serie di indicazioni sull’atteggiamento mentale da tenere (7 per la precisione) che potrà tornarti utile nell’APPROCCIO MENTALE da utilizzare quando stai per imbatterti in una conferenza, in uno speech, o comunque in una performance in pubblico. 
Bene, esistono ben 7 differenti modi di pensare affinchè tu possa sentirti più confidente nel rapporto con il pubblico.
1) Tu sei colui/colei che è di fronte alla platea. Questo significa che hai il controllo. Che puoi dire loro tutto ciò che occorre e che possano verosimilmente fare.
2) La tua platea vuole avere successo. Si fida di te. Si radica in te. Dietro ogni volto c’è un cenno di incoraggiamento. Probabilmente stanno solo condividendo la loro paura… lascia che possano naturalmente porsi dalla tua parte.
3) Tutto ciò che hai da fare è proporre nuove informazioni alla tua platea. Non devi necessariamente intrattenerle in modo esilarante o strabiliante, a meno che non sia questo il tuo mestiere. Ciò che devi fare è semplicemente trasmettere loro nuovi messaggi. Tutto ciò che aggiungi in più sarà e deve essere percepito come un bonus.
4) Le uniche persone che ti giudicheranno sono le stesse che ti giudicherebbero in ogni caso, anche se tu facessi la performance migliore mai registrata. Il resto delle persone sono lì e assumeranno che abbiate fatto il vostro meglio.
5) Alcune persone pensano di essere invisibili nella platea. Presentano facce annoiate o distratte. Questo non perché lo siano veramente: semplicemente non hanno informato i loro volti che sono interessate! Pensaci.
6) Gli occhi di coloro che compongono il tuo pubblico sono gli stessi degli esseri umani la maggior parte dei quali (forse come te) è pressochè terrorizzata dall’idea di parlare in pubblico e dover correre alla toilette per lasciar andare inopportuni imbarazzi. Pertanto,rilassati. Avrebbero paura anche loro a stare al tuo posto, ma sono consolati dal fatto che ci sia tu.
7) La tensione è una cosa buona. Tutti i performers sono nervosi prima di agire. L’adrenalina aiuta ad usare la mente e il corpo al meglio e ti aiuta a stare SU con l’eccitazione. Mantenete l’equilibrio tra nervi tesi ed eccitazione. L’equilibrio è la chiave per restare sull’onda e cavalcarla…
Certamente è un modo creativo di approcciarsi al Public Speaking. Sopra ogni cosa ricordati: sii te stesso. Simulare di essere altro o altri è sempre controproducente.

giovedì 17 aprile 2014

TUTTO CIO' CHE TI SERVE E' NIENTE....TRANNE...

#dama #experience #coaching 
(foto: Illavis Vuelle)
La mente .. 
E' in grado di creare cose incredibili, attuare cambiamenti insospettabili.. 
A volte basta un piccolo trucco per ingannare la nostra mente logica che risponde a meccanismi consueti, conosciuti.. Ordinari.
Ma il punto e'che siamo puramente #straordinari.

Ed ecco qui .. #beautyisastateofmind
Ed il punto è...che a volte basta un NIENTE...Niente..a parte TE!
Per essere un CAPOLAVORO!

Questo è per te.

http://www.youtube.com/watch?v=EGDMXvdwN5c