Vuoi raggiungere un desiderio? Mettiti in punta di piedi!
by Daniela Marrocco Coach
Tutto ciò che vale la pena di essere vissuto merita lo sforzo di alzarti almeno in punta di piedi.Non so se ci avevi mai pensato, ma ora mi viene in mente nitida un’immagine.
Hai presente quando eri bambino, piccolo, decisamente sotto statura per raggiungere qualsiasi cosa fosse di tuo interesse, vagamente diverso dal solito.
Ok, hai ragione.
Praticamente tutto.
Certo, sapevi già muovere qualche passo, ma alzarsi in punta di piedi per guadagnare quei centimetri era uno sforzo sovrumano che potevi ripetere per pochi secondi – eternità da eroi, per quanto potevi saperne da bambino.
E non ci arrivavi a prendere quell’infernale aggeggio di cui scarsamente conoscevi il nome!
Certo, il tutto nel buio assoluto o magari lontano dagli sguardi di mamma e papà, così pronti a fermarti verso la scalata e la conquista della vetta.
Non ricordo se nella mia immaginazione o nella mia storia personale – o nella tua – avessi delle scarpe ai piedi. Onestamente non so nemmeno quanta importanza potessero avere.
La cosa importante era solo raggiungere la vetta.
Quei centimetri che ti separavano dall’oggetto della ricerca, della sfida, che erano tra te e il tuo desiderio.
Deve essere cominciata così per ciascuno di noi, per te, per me.
Quella spasmodica estensione verso qualcosa che stava ineluttabilmente in alto: un po’ come le stelle in cielo, o le nuvole per Heidi, o il sole per Icaro.
Insomma, il desiderio faceva da molla per muoverci verso l’alto, con tutto il nostro apparato motorio, ogni singolo muscolo pur di scoprire e raggiungere quell’oggetto.
Che importava se sarebbe poi stato utile: nemmeno sapevi cosa fosse.
Già, il desiderio da bambini è tutt’altra cosa. È scoperta, è vitalità, è tensione, persino capriccio.
Penso ad oggi però. E mi viene in mente un’altra immagine.
Hai presente cosa vorrebbe dire oggi stare in punta di piedi?
Non intendo con le falangi piegate. No. Intendo proprio in punta di piedi, come una ballerina.
Non mi fraintendere, non sto dicendo che parlerò di danza ora: voglio solo che tu per un momento veda nella tua testa i piedi di una danzatrice classica professionista nelle sue leggiadre scarpette.
E immagini quanto duro lavoro, quanta fatica, quanto sudore e quante piccole lesioni possano essere conservate sotto la pelle e nelle articolazioni e nei muscoli perché un salto leggiadro, elegante e pulito possa essere compiuto come fosse naturale, come fosse volare.
Te lo chiedo non tanto perché voglio portare la tua attenzione alla fatica dell’allenamento – forse un po’, dai concedimelo.
Tuttavia voglio davvero farti entrare nella loro fisionomia, quella di quei piedi, per raccontarti una cosa che ha a che fare con il desiderio, e con i vorrei, voglio, non ci riesco, non posso e i non mi succederà mai.
Continua qui: http://www.mastercoachitalia.com/2016/01/18/raggiungere-un-desiderio/
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