mercoledì 8 febbraio 2012

DONNE CHE AMANO TROPPO E I GIORNI DI CARNEVALE. RELAZIONI E BENESSERE (Daniela M. Coach)


RELAZIONI E BENESSERE
DONNE CHE AMANO TROPPO e i GIORNI DI CARNEVALE.

Amare troppo? Come coach  (e donna) sono tante le occasioni che mi portano a sentire altre donne parlare del loro infinito amore per un uomo. Un uomo che si vede vestito in molti modi.
Forse si innamorano così tanto del loro abito Carnevalesco, che ne “sposano” il ruolo questi uomini: principi azzurri, salvatori alla Zorro, Casanova veneziani, Pulcinella silenziosi, e tanti altri ancora.
O siamo noi Donne che ci innamoriamo dei loro vestiti?
Il punto è che quell’UOMO (non importa quale sia il suo nome e cognome) diventa il centro di un UNIVERSO fatto di pensieri, parole,emozioni, azioni, vita.
Si sente nel calore della voce di alcune di voi, nella passionalità estrema con cui difendete il vostro LUI, tenacemente, come feline pronte ad attaccare.
Quell’amore è troppo, è tanto. DAVVERO.
E quando compare un DAVVERO, le mie orecchie di Coach (e donna) cominciano ad allertarsi. E lo dico da donna: ci sono stata dentro quel Davvero!
E’ proprio per questo che posso dirvi che quando è VERO, non hai bisogno di difendere un AMORE. Non che non sia VERO nel senso di REALE.
E’ che quel DAVVERO assomiglia di più ad una contrazione verbale. Una contrazione che partorisce un’idea più forte, un desiderio profondo: quello dell’AMORE DAL VERO.
Le donne che amano troppo trovano la loro definizione in altrettanti blog.
Ho surfato curiosa nel web per inciampare in una serie infinita di evidenze che denunciano lo strabordante entusiasmo amoroso.
E pervenire così a un banale (ma doveroso ) elenco di ciò che le contraddistingue. Ecco una donna ama troppo quando:
1)   Parla troppo di lui, dei suoi problemi, di ciò che pensa, dei suoi sentimenti;
2)   Giustifica i malumori, il cattivo carattere, l’indifferenza (che si scusa grazie al trauma infantile  - quale esso sia – senza pur essere terapiste);
3)   Pur non amando il suo carattere, modo di pensare e persino comportamento, si adatta pensando che lui ad un certo punto cambierà in virtù di quella stucchevole amorevolezza;
4)   Se la relazione vissuta mette a repentaglio il  benessere emotivo, economico, finanziario e persino la nostra sicurezza fisica;
5)   Calpesta e annulla se stessa e le sue esigenze per adeguarsi come un guanto alle necessità di lui.
6)   La relazione che viviamo (o non viviamo) porta sofferenza.
Potrei continuare a scrivere naturalmente un’infinità di espliciti e specifici esempi, ma credo concordiate tutti che la frase migliore in condensa sia: se una relazione ci fa soffrire c’è qualcosa che sta andando storto.
Perché non è che ci sia nulla di male nell’amare, anzi!
Il punto è quel TROPPO, quel DAVVERO. Quell’eccesso che sposta l’attenzione da ciò che sentiamo a ciò che VOGLIAMO SENTIRE.
Le donne che amano troppo si dimenticano di se stesse. Si dimenticano che il cuore ha un suo equilibrio. Che le relazioni hanno un equilibrio.
E che non PUO’ e non DEVE ESSERE CARNEVALE tutto l’anno.
Gli uomini vogliono essere visti per quello che sono, piuttosto che il personaggio che incarnano. Il punto è che ci affezioniamo come mamme con i loro piccoli alla prima uscita di Carnevale..e poi? Poi tutto cambia.
Cambia perché le donne che amano troppo finiscono per non ricordare che quell’equilibrio tra dare e avere METTE ORDINE nei ruoli.
Cambia, perché le donne che amano troppo smettono di essere ciò che sono, trascurando se stesse in modo totale (talvolta) e vestono i panni di qualcuno che non sanno, FINO A PERDERSI nella ricerca di qualcuno che non c’è.
Le donne che amano troppo lasciano andare i propri sogni, per aderire a quelli della loro idea di “io con te”. Per essere ancora più precisi, li perdono nell’oblio di un cassetto lontano, di una casa perduta.
Lui è l’impegno costante. Lui è la ragione. Lui è il cuore. Lui è.
E se lui è, donne che amano troppo, voi dove siete?
Perché in questo gioco del totalizzante amore, voi dove siete? Chi siete? Cosa volete veramente? Quali i vostri sogni?
Se la vostra risposta è: l’importante è che ci sia lui, avete da riflettere su ALCUNI INTERROGATIVI. Lui sa di voi? Lui vede voi? Lui sente voi?
Perché se voi siete specchio, mamma, pianeta, sostenitore, sponsor, terapista, gestore, motivatore di LUI…quale parte di voi sarà la sua LEI?
LEI è tutto ciò che dovete diventare perché LUI possa VOLERE voi..E non è che amare sia un problema. E’ che troppo sbilancia gli equilibri tra LUI e LEI. E Lei non esiste più, perché esiste Lui.
Ora, riportate la vostra attenzione su voi, dentro voi.
Il primo passo parte dal battito del cuore. E il cuore ha sempre ragione.

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