martedì 16 ottobre 2012

Lui&Lei, la Relazione e la Devozione. DanielaMarrocco Coach

LUI, LEI e la RELAZIONE e la DEVOZIONE.

 Partiamo subito da una considerazione etimologica.
La parola devozione proviene da di-voto, ovvero promessa fatta con voto.
Viene utilizzata per esprimere un atteggiamento di assoluta dedizione verso il soggetto del voto o della promessa.
Un po’ quello che accade con i voti nuziali..o il servizio sacerdotale, o l’ordine delle suore.
Di devozione oggi voglio scrivere e parlarvi ma in termini di relazione.

Tralascerò quell'atteggiamento di dedizione e appassionata attenzione che ognuno di noi conserva verso uno sport, un lavoro, una missione o un'idea, per concentrarmi sulla DEDIZIONE e le RELAZIONI DI COPPIA.
Più precisamente, nel mio lavoro in questi giorni, diversi interlocutori maschili mi hanno informata sulla mancanza di dedizione delle proprie compagne, o eventuali compagne.

Di qui, il mio interrogarmi su COSA VOGLIONO GLI UOMINI VERAMENTE?
Molte sono le coppie in crisi che denunciano un’autentica confusione e crisi dei RUOLI.
Ed ecco perché ho cominciato ad esplorare cosa vogliono i signori uomini ORA.

Se è vero che le signore hanno indossato pantaloni e hanno trovato l’emancipazione, i signori - almeno nel contesto affettivo - sono alla ricerca di donne con le gonne: da dominare?
Non propriamente.
Forse con la parola dominare i signori desiderano tornare al loro ruolo di UOMINI, ovvero di persone in grado di fare la differenza, di prendersi in carico una famiglia e di avere il “controllo della situazione”.
Insomma, di tornare ad essere utili come il sole..e avere una donna in grado di: apprezzarli, amarli, guardarli come se fossero l’8^ meraviglia sempre, insomma…principi azzurri-ma-non-troppo.

L’esigenza di essere UNICI può nascere da diverse fonti che non sono oggetto di approfondimento.
Posso solo rivelare che incontrando alcuni di loro – i signori in questione – molti hanno definito come ESSENZIALE la SENSAZIONE (badate signore, la sensazione) di SAPERE che sono unici per la loro compagna.

I ruoli dunque.
La devozione fa parte di quel gioco di affidabilità e fedeltà che un UOMO si aspetta dalla sua DONNA.
Una sorta di ritualità votiva, che risponde all’inconscio bisogno di sentirsi amati, di essere gli unici dispensatori della felicità nel rapporto fino a richiamare quella scintilla divina che è in ogni essere.

Interrogando sia uomini che donne durante il mio lavoro, riscontro tuttavia qualcosa di rivelatorio: la devozione non è solo etimologicamente femminile.
E’ femmina nei modi, nelle attese, nella metafora della Geisha.
Cultura, icone e religiosità fanno della devozione un ingrediente di scelta importante per ogni uomo, che sa sentirne l’odore a distanza.
E’ un istinto quasi primordiale quello dell’attesa devozione del maschio verso la femmina.
Animali inclusi.
Guai tuttavia ad aspettarsi come “naturale” la devozione da parte di un uomo, che più che istintuale si presenta come una SCELTA.

Forse per questo è ancora più preziosa.
Il rapporto tra uomo e donna è quanto di più alchemico e complesso possa esistere, che propone differenti elementi di contatto.
Ascoltando entrambe le voci, appare lamapante che entrambi i generi conservano in sé la VOGLIA di SENTIRSI UNICI, di sentirsi AMATI per come si è, di essere INSOSTITUIBILI.
Essere in grado di far SENTIRE all’altro la DEVOZIONE diventa un anello piuttosto difficile da sciogliere.
Spesso le amanti, ree di promiscuità, non vengono scelte per questa mancanza.

Facciamo un piccolo sommario di quelli che sono gli elementi (secondo lui & lei) che consentono un rapporto sereno e capace di resistere alle tempeste:
-         affetto radicato e profondo, noto con il nome di AMORE;
-         stima reciproca;
-         rispetto della individualità e degli spazi di libertà concordati;
-         devozione/fedeltà;
-         capacità di comunicare;
-         flessibilità.

E aggiungo estrema consapevolezza che le persone cambiano nel tempo e occorre di tanto in tanto riaggiornare quella idea dell’altro cui siamo tanto affezionati.
Per scoprire che ci si conosce ogni giorno.
La conoscenza presunta dell’altro, infatti, è spesso il motivo principe di rotture inaspettate: quelle che si presentano con la nota frase “Non ti riconosco più”.
Per l’appunto!
Ma questa è un’altra parte del mondo dei rapporti tra LUI&LEI.

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