venerdì 28 febbraio 2014

Il segreto e il dubbio: ottenere ciò che si vuole attraverso l’equilibrio emozionale.

Il dubbio si fa più illusioni della fede. Così scrive ne “La provincia dell’uomo” (1973)Elias Canetti. 
Il dubbio rappresenta una delle più importanti forme di intelligenza, di conoscenza, di curiosità.
Mettere sotto lente di ingrandimento ciò che sappiamo e ciò di cui disponiamo è UNA FORMA di APPROCCIO MENTALE che ci porta a migliorare sempre.
Di fatto, esiste una intelligenza nel dubbio. La stessa che oscilla tra la Verifica della Verità e la messa in discussione ad oltranza della stessa. Dubitare è certamente una forma di apertura al nuovo e alla flessibilità.
Un modo per OTTENERE MAGGIORI E MIGLIORI RISULTATI DA SE STESSI E PER SE STESSI.
Ottenere di più. Ottenere quello che si vuole.
Un segreto che è stato sinonimo di successo per un libro che ha tracciato una generazione. “Ogni tuo desiderio è un ordine”, si legge bene tra le righe del libro. Proprio come Aladino e il Genio della Lampada.
Ma ciò che tra le righe finiamo per dimenticare è che ottenere tutto questo è necessario che vi siano IMPORTANTISSIMI requisiti:
1)Chiarezza e dettaglio del desiderio espresso;
2)Emozione totalmente positiva nel pensare di ottenere ciò che fortemente si desidera;
3)Fiducia nel fatto che “l’Universo” sarà in grado di procurarlo, MANTENENDO ENTUSIASMO.
Bene. A questo punto gran parte – ma non esaustivamente – i problemi hanno inizio qui.
Insitamente siamo portati a VERIFICARE ogni singolo assioma che leggiamo o proclamiamo.
Non si tratta di un approccio errato in assoluto, si intende. Tutt’altro. Verificare costantemente le fonti è un’attività che ci consente di avere la sensazione di controllare la nostra vita. Si appunto.
E certo capita di avere anche ragione.
Senza soffermarci troppo su questo punto – un vero e proprio capitolo dell’abilità umana a trovare indizi ed evidenze per “ottenere e avere ragione” (quanto ci piace!!) – torniamo al problema di cui sopra.
IL DUBBIO.
Stimolo reale per misurare l’avanzamento dei nostri risultati, funziona ben peggio con le relazioni e i desideri.
Potrei trasferire il tutto in una metafora new age asserendo che il dubbio è metaforicamente il “mobbing demotivante” subito dall’Universo (leggi: dalla nostra mente creativa) una volta che gli avete affidato il compito di esaudire il vostro desiderio… Ma ahimè – o per fortuna – esiste una ragione molto più semplice.
E’ come se una volta avviato il programma del raggiungimento dell’obiettivo designato caricaste un virus per la distruzione o l’alterazione del programma stesso.
Un dubbio RAGIONEVOLE è utile, sempre.
E’ il modo attraverso cui correggiamo le nostre azioni e diamo adito ad apprendimenti continui.
Ad esempio, se le relazioni che ho con le persone mi portano a risultati non positivi, ad avere continue discussioni e feedback di sfiducia, forse il dubbio di una qualsivoglia “revisione” personale si impone. Va bene avere fede in se stessi, ma verificare che tutto funzioni al meglio è un obbligo verso il BENESSERE PERSONALE.
Oltre il ragionevole dubbio…ecco qui esistono i problemi. Cosa accade quando dubitiamo costantemente di tutto, persino di quello che osserviamo, percepiamo, sentiamo essere vero per noi?
Accade non di rado che quella “apertura”, quella forma di miglioramento si trasformi totalmente in una LACERAZIONE nella propria AUTOSTIMA e nella IDEA DI SE’ (il virus appunto).
L’atteggiamento mentale si trasforma pian piano, provocando una sorta di continua verifica – verso sé ed altri – di ciò che si sperimenta, si vive, si percepisce. Arriva a trasformare la persona in un INVESTIGATORE delle emozioni, fino a minare Fede e Fiducia in modo inequivocabile.
Alla base dell’IRRAGIONEVOLE DUBBIO c’è sempre la PAURA
Paura di… essere delusi, di non valere, di essere “fregati”, di essere feriti, di soffrire (ancora?)… Una PAURA che diventa il primo ago della bilancia emozionale.
Quando DUBITIAMO incessantemente è come se fossimo in APNEA tutto il tempo, sottraendo l’ossigeno alla creatività, alla capacità di esprimere se stessi al meglio, insieme alle proprie emozioni.
Tutto ciò che ESPRIMIAMO, verbalmente o intenzionalmente, in questa fase della nostra mente NON produrrà mai un effetto positivo. Saremmo infatti in grado di trovare un punto dolente anche nel risultato raggiunto.
Cominciare a distinguere il dubbio irragionevole da quello irragionevole parte dalla presa di coscienza della EMOZIONE fonte delle stesso.
Se il pensiero è alimentato dalla PAURA è importante indagare e chiedersi: di cosa specificamente ho paura? Cosa temo? Di cosa ho bisogno che possa aiutarmi ad andare oltre o a confortare la mia paura?
Certo, alcune delle risposte che potrebbero emergere sono poco piacevoli. Ed è pur vero che qualche volta – o molto più spesso – si tratta di pericoli non esistenti o illusori.

DUBITARE CON SAGGEZZA significa aprirsi al POSSIBILE rimanendo saldi sul PERNO della FIDUCIA in SE STESSI. Dall’altra parte del Pendolo esiste una parola che qualcuno esemplifica come “AMORE”, INTESO come AMORE per se stessi, senso di adeguatezza, capacità di apprendere dalle esperienze piuttosto che giudicare se stessi e gli altri.
Un modo per creare quell’accoglienza e quel conforto che placano qualsiasi paura.
Per far sì che i nostri desideri possano realizzarsi è importante avere un equilibrio emozionale in grado di aiutarci a gestire anche la paura. E questo è possibile solo quando abbiamo imparato a conoscere noi stessi, sapere chi siamo, di COSA ABBIAMO BISOGNO a prescindere da ciò che vogliamo.
Ricordando sempre che la realtà obbedisce alla nostra emozione, alle nostre parole, ai nostri dettati.
Si crea in base a questi 3 elementi fondamentali. Pertanto costantemente modificabile.
Panta REI.

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