martedì 22 aprile 2014

Parlare in pubblico senza paura: ecco come - di Daniela Marrocco Coach (estratto da il CorrieredellePuglie)

Diciamolo. Parlare in pubblico non è per tutti cosa semplice nè facile. Ci imbattiamo in una miriade di elementi, alcuni prevedibili, altri meno. Dobbiamo curare le parole, i contenuti, la nostra modalità di eloquio e il PUBBLICO. Già il pubblico. E’ lì, di-pende dalle nostre labbra..si aspetta …ma… 
Cosa si aspetta il pubblico?
Se potessimo assimilare le fasi del parlare in pubblico ad una metafora, molti di noi coach esperti in comunicazione lo paragonerebbero al volo aereo. Si, hai capito bene: un volo aereo. Se ci fai caso, decollo, crociera e atterraggio rappresentano i cardini di un volo così come di un discorso, quello definite di solito SPEECH. Torniamo alla domanda. Cosa si aspetta il pubblico. Per scoprirlo effettivamente puoi chiederlo direttamente. Ma ove il numero o la situazione non te lo consentano, ecco qui di seguito una serie di indicazioni sull’atteggiamento mentale da tenere (7 per la precisione) che potrà tornarti utile nell’APPROCCIO MENTALE da utilizzare quando stai per imbatterti in una conferenza, in uno speech, o comunque in una performance in pubblico. 
Bene, esistono ben 7 differenti modi di pensare affinchè tu possa sentirti più confidente nel rapporto con il pubblico.
1) Tu sei colui/colei che è di fronte alla platea. Questo significa che hai il controllo. Che puoi dire loro tutto ciò che occorre e che possano verosimilmente fare.
2) La tua platea vuole avere successo. Si fida di te. Si radica in te. Dietro ogni volto c’è un cenno di incoraggiamento. Probabilmente stanno solo condividendo la loro paura… lascia che possano naturalmente porsi dalla tua parte.
3) Tutto ciò che hai da fare è proporre nuove informazioni alla tua platea. Non devi necessariamente intrattenerle in modo esilarante o strabiliante, a meno che non sia questo il tuo mestiere. Ciò che devi fare è semplicemente trasmettere loro nuovi messaggi. Tutto ciò che aggiungi in più sarà e deve essere percepito come un bonus.
4) Le uniche persone che ti giudicheranno sono le stesse che ti giudicherebbero in ogni caso, anche se tu facessi la performance migliore mai registrata. Il resto delle persone sono lì e assumeranno che abbiate fatto il vostro meglio.
5) Alcune persone pensano di essere invisibili nella platea. Presentano facce annoiate o distratte. Questo non perché lo siano veramente: semplicemente non hanno informato i loro volti che sono interessate! Pensaci.
6) Gli occhi di coloro che compongono il tuo pubblico sono gli stessi degli esseri umani la maggior parte dei quali (forse come te) è pressochè terrorizzata dall’idea di parlare in pubblico e dover correre alla toilette per lasciar andare inopportuni imbarazzi. Pertanto,rilassati. Avrebbero paura anche loro a stare al tuo posto, ma sono consolati dal fatto che ci sia tu.
7) La tensione è una cosa buona. Tutti i performers sono nervosi prima di agire. L’adrenalina aiuta ad usare la mente e il corpo al meglio e ti aiuta a stare SU con l’eccitazione. Mantenete l’equilibrio tra nervi tesi ed eccitazione. L’equilibrio è la chiave per restare sull’onda e cavalcarla…
Certamente è un modo creativo di approcciarsi al Public Speaking. Sopra ogni cosa ricordati: sii te stesso. Simulare di essere altro o altri è sempre controproducente.

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