giovedì 10 gennaio 2013

CONQUISTE E RELAZIONI: SERVE IL TOM TOM (Relazioni di coppia e affini) di Daniela Marrocco Coach

CONQUISTE E RELAZIONI: SERVE IL TOM TOM (Relazioni di coppia e affini) 
di Daniela Marrocco Coach

Oggi mi ispiro ad un post letto su Facebook in merito ai trucchi e alle strategie meticolosamente suggerite per  potere conquistare un uomo o una donna.
Interessante comprendere come in alcuni assiomi proposti vi sia tutta la SUMMA e la SAGGEZZA POPOLARE che tra musica, detti e film si fa strada tra i nostri pensieri e si siede a troneggiare per darci indicazioni preziose per conquistare la nostra LEI o il nostro LUI.

Nella mia esperienza di coach e mediatore familiare - oltre che di persona, si intende  - ho appurato che questi TOM TOM delle RELAZIONI hanno lo stesso difetto delle cartine stradali. Poco affidabili se CAMBIA IL SENSO di marcia. O magari qualche strada si è CHIUSA. O ancora è stato annullato un incrocio a beneficio di un rondò, cancellando qui e lì svincoli o altro.

Bene, è interessante scoprire come tutto quello che leggete o che vi verrà raccontato in termini di STRATEGIE da adottare sarà vero finchè dura. 

Volete DAVVERO conquistare qualcuno?
Perchè mi viene spesso il dubbio, quando ricevo alcuni clienti in cerca di una stabilità di relazione, che il punto non sia proprio la CONQUISTA, piuttosto la PERMANENZA della PREDA.
Siamo d'accordo, non siamo in giungla nè tantomeno in una battuta di caccia, ma è proprio questo da considerare. Quando vogliamo conquistare qualcuno la strategia può essere importante. 
Si tratta di valutare CONTESTO, COMPORTAMENTI EFFICACI, RISULTATO DESIDERATO e OPERARE.
Facile, giusto?
Molti di voi si fermeranno e penseranno: ehi, ma così è semplicisitico. 
Avete PERFETTAMENTE RAGIONE. 
Perchè per la battuta di caccia vi mancano due cose. un'arma (metaforicamente parlando, ovvero un talento, una capacità particolare) ma soprattutto la CONOSCENZA di voi che interagite con tutto il resto.
A questo punto, abbondono volentieri la metafora 'conquistadora' per spostarmi su un paio di concetti fondamentali.
Fate un giro per quei manuali di relazione, o tra i film o ancora nei testi musicali. 
Ascoltate e leggete attentamente. E dopo esservi fermati un momento, pensate attentamente. 
Cosa è che li accomuna? Al di là della trama, cosa è che è veramente importante?
Che sia "Hitch", "La verità è che non gli piaci abbastanza", o ancora "Manuale d'Amore", o pubblicazioni come  "Lui viene da Marte e lei da Venere"...la questione si riduce ad un unico punto.

Non potrai MAI avere il RISULTATO CHE VUOI se non sai CHI SEI, se non ti VALORIZZI e soprattutto se ti vendi per chi NON SEI.

Uomini e donne comunicano certamente in modo diverso. 
Ma una cosa li accomuna. SONO PERSONE. SIAMO PERSONE.
Abbiamo pensieri, valori, bisogni che intendiamo seguire, proteggere, soddisfare. Nessuno di noi è diverso in questo. La vera differenza è il COME desideriamo COMUNICARLI e come vogliamo o intendiamo SEGUIRLI, PROTEGGERLI E SODDISFARLI.

Quando incontrate Lui o Lei, fateci caso: cosa fate veramente? 
Vi interessate VERAMENTE a chi sia, i suoi bisogni, i suoi valori, i suoi pensieri? 
Sapete veramente fermarvi a comprenderli e verificare se coincidono DAVVERO con i vostri? 
O siete rapiti dal pensiero romantico del "NOI" (per le signore) o dal pensiero pratico del "LA VITA è UNA SOLA, VIVIAMOLA COME VIENE" (per i signori) e compiacete fino a rinnegare parte di voi per uno, forse 2, facciamo anche 3 incontri?
Perchè - e tutti ne siamo consapevoli - dopo qualche incontro non si può più fare finta. 
Non si può più sposare la logica del compiacimento. 
Non siamo più al tavolo di uno SPEED DATE. Occorre mettersi in gioco VERAMENTE. 
E qui iniziano i dolori. I signori e le signore mettono in gioco in modo diverso quei bisogni e quei pensieri importanti sotto forma di ASPETTATIVE.
Volete che vi anticipi cosa accade? 
Beh, questo dipende molto da chi avete di fronte. Simile a voi, dissimile, molto diverso. 

A questo punto mi chiedo: vale la pena veramente affidare la propria scelta di partner al caso? 
E se il TOM TOM non avesse la voce di qualcun altro, ma fosse la nostra?
E se oltre al TOM TOM apprendessimo a conoscere meglio e a leggere la realtà, a fermarci per chiedere e ascoltare informazioni di servizio per comprendere in quale direzione stiamo andando per raggiungere il nostro posto?
E se oltre a tutto questo ci rendessimo SOPRATTUTTO CONTO che il punto è che siamo NOI A GUIDARE la nostra VITA e che forse, dico, forse...sarebbe il caso sapere che tipo di patente abbiamo e chi siamo noi veramente?
Perchè possiamo anche pensare di ottenere una conquista. 
Ma nel lungo periodo, nel mantenere un rapporto gli schemi saltano, le mappe si aggiornano, Google si impalla, e le persone, si le persone CAMBIANO.
E cambiamo anche noi. 
Forse, mi chiedo, non sarà più utile imparare a capire come guidare noi stessi a COMPRENDERE chi siamo?
Perchè se state pensando di sapere già chi siete, che non si cambia, che restiamo sempre gli stessi..ho solo una domanda da farvi? 
E' vero?

Nel mio prossimo post, qualche idea in più per riflettere su come possiamo iniziare e mantenere una relazione, partendo da noi.

Daniela
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